Dalla San Vincenzo un aiuto concreto a oltre 7 mila persone

Nel resoconto 2016 la distribuzione di generi alimentari A più di 600 bisognosi forniti anche capi d’abbigliamento


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Nonostante il trend economico in ripresa, è in continuo aumento in bassa ed alta Valle d'Isarco il numero delle persone che cercano aiuto presso le strutture dedicate.

Un numero questo che cresce ulteriormente, se si prende in considerazione le fasce di età di queste persone che, anno dopo anno, si abbassa vertiginosamente. Secondo il resoconto annuale della Conferenza San Vincenzo di Bressanone-S.Michele, si nota come i volontari della struttura hanno offerto 160 ore di consulenza per persone in difficoltà, di cui hanno usufruito 1.997 tra famiglie e persone senza fissa dimora.

Sono stati distribuiti circa 25.000 chilogrammi di generi alimentari a 7.148 persone, donati in gran parte da Banco alimentare, ditta Rieper, Centro Latte Bressanone, Despar di Bressanone, panetteria Alberti e da privati. «A ruba» anche gli indumenti usati: ad oltre 600 persone nel solo 2016 sono stati forniti 6.122 capi di abbigliamento.

I volontari della "Kleiderkammer" hanno trascorso 728 ore nella distribuzione di vestiti ai bisognosi e nell'approvvigionamento del magazzino. Ma a cosa è dovuto questo incremento di richiesta di aiuto? La ragione principale dell'incremento è la presenza sul territorio di diverse centinaia di richiedenti asilo che ancora non hanno trovato posto nel programma di accoglienza statale, tra cui diverse donne e bambini traumatizzati.

In particolare, a richiedere un aiuto concreto sono sono sempre più individui uomini provenienti da paesi fuori l'Unione europea mentre sono leggermente in diminuzione le presenze di persone provenienti dal bacino d'utenza della valle d'Isarco.

Va detto che in totale, gli ospiti solitamente provengono da ben 24 nazioni diverse ed il numero di utenti provenienti da paesi al di fuori della nostra regione e dell'Ue è nuovamente aumentato anche quest'anno, tra questi spiccano il Marocco, la Tunisia e l’India. Numeri questi, che si riscontrano anche presso la struttura semi-residenziale notturna di via Roma dove, solitamente la maggiora parte dei richiedenti aiuto presso la San Vincenzo, chiedono un posto letto per i periodi più freddi dell'anno.

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