l’interrogazione dei verdi

Dello Sbarba: «L’esame osseo non basta a stabilire l’età»

BOLZANO. L’età di alcuni profughi è tutto meno che scontata. Come si fa ad accertare che chi si professa quindicenne lo sia davvero? Semplice, con l’esame della struttura ossea in ospedale. Sulla...



BOLZANO. L’età di alcuni profughi è tutto meno che scontata. Come si fa ad accertare che chi si professa quindicenne lo sia davvero? Semplice, con l’esame della struttura ossea in ospedale. Sulla procedura, però, il consigliere provinciale Riccardo Dello Sbarba chiede più attenzione in un’interrogazione con ampia risposta. «Nel 2012 di 15 minori sottoposti all’esame solo 4 sono stati dichiarati minorenni, nel 2013 solo 2 su 13 e nel 2014 solo 4 su 13. Possibile che di tutti i casi dubbi così pochi siano poi effettivamente minori?». Una spiegazione Dello Sbarba prova a fornirla. «Nel test si utilizza lo standard osseo europeo che ha canoni leggermente diverso da quelli che possono riguardare altre etnie o provenienze. Pensiamo, per esempio, alla struttura fisica del popolo afgano. Credo si debba pensare a un test che sia complessivamente più ampio con diverse prove a concorrere nella determinazione dell’età». La differenza tra minorenne e maggiorenne, naturalmente, è basilare perchè nel primo caso si tratta di un utente totalmente a carico, mentre nel secondo si configura come clandestino. Orizzonti diversi per tutti: dal profugo all’amministrazione statale. Un test in più può cambiare una vita. (a.c.)

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