Di Maio: «Fate piazza pulita anche qui»

Il vicepresidente M5S della Camera domani a Bolzano: «L’Europa ci truffa: diamo 13 miliardi e ne prendiamo 8»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Per lo sprint finale della campagna elettorale delle Europee il Movimento Cinque Stelle ha deciso di schierare una delle sue punte di diamante. Domani (alle 18 in piazza del Grano e alle 20 in vicolo Gumer) arriverà a Bolzano Luigi Di Maio, 27 anni, il più giovane vicepresidente della Camera della storia repubblicana. Contrariamente a Beppe Grillo il deputato campano misura le parole ed evita le provocazioni. È un maniaco del web, ha un padre ex militante di An (quando Fini riempiva le piazze) e una passione viscerale per la Formula 1. Molti lo ricordano per le espulsioni in aula, ben tredici, di cui otto proprio ai colleghi di M5S, che gli sono valse l’appellativo di «Mister cartellino rosso». La prima al leghista Buonanno che si tinse la faccia di nero.

Partiamo proprio dall'Europa. Quali sono le tre cose che funzionano?

«La possibilità di monitorare, passo per passo, ciò che fanno i lobbisti, lo stipendio moderato degli europarlamentari rispetto agli sprechi a cui assistiamo in alcuni Paesi dell’Unione e i principi ispiratori, che purtroppo sono stati in larga parte disattesi».

Quali sono invece quelle che non vanno proprio?

«Non mi piacciono l'Europa germanocentrica con la Merkel che fa il bello e il cattivo tempo, l'Europa poco o per nulla solidale - penso alla Grecia trattata come un ramo d'azienda - e il ruolo marginale del Parlamento che ha poca voce in capitolo».

M5S è tra i movimenti euroscettici. Perché?

«È semplice: vogliamo che gli Stati più potenti non solo prendano ma diano anche qualcosa a chi fatica a stare al passo dei big. Dei 13 miliardi che l'Italia versa ogni anno ne riprende solo 8. Siamo al limite della truffa, lo capisce bene anche una massaia. Vogliamo affossare l'Europa prima che ci affossi lei. O meglio, vogliamo un'altra Europa».

Che senso ha un'alleanza tra i Paesi mediterranei?

«Ci consentirebbe di avere nuovi strumenti di contrattazione, potremmo aiutare di più le piccole e medie imprese e iniziare a parlare concretamente di Euro 2».

Che senso ha finanziare le attività agricole e gli allevamenti solo per i consumi interni - come propone M5S - quando l'export, in Trentino Alto Adige ad esempio, è il traino dell'economia?

«Prima dobbiamo pensare all'autosufficienza e poi importare. Ciò significa anche ragionare fuori dalle logiche delle esportazioni. Prima viene la filiera corta, poi il resto. Non ha senso allevare maiali in Olanda e spacciarli poi per italiani o altoatesini».

Grillo, con attacchi e insulti, a volte non esagera?

«Lui rappresenta gli italiani arrabbiati e presi in giro per vent'anni. Ma non odia. Anzi, canalizza le sue energie per favorire il cambiamento».

Il che significa fare piazza pulita di tutto e tutti?

«Si, non si può ripartire da chi ha favorito gli scandali, anche in Trentino Alto Adige».

A cosa si riferisce?

«All'inchiesta per i fondi dei gruppi consiliari o allo scandalo dei vitalizi. Anche gli abitanti della vostra terra, dove c'è sempre stata una certa etica in politica, sono feriti. E spingono per il cambiamento».

M5S per ora in regione non ha sfondato: un consigliere provinciale a Bolzano e due a Trento. Il gruppo tedesco sembra snobbarvi.

«Era la prima volta che ci presentavamo ed è un buon punto di partenza. Paul Köllensperger a Bolzano sta cercando di ridare moralità alla politica anche in una provincia ricca come la vostra».

Qui la gente è indignata ed è scesa in piazza perché solo pochi politici hanno restituito i soldi dei vitalizi d’oro. Che fare?

«La verità è una sola. Molti politici della vecchia guardia si irrigidiscono quando sentono la parola bonifico. E in Trentino Alto Adige sta accadendo lo stesso».

Ma lei si è mai privato di parte dello stipendio o dei benefit da parlamentare?

«Sì, certo. Questo mese ho fatto un bonifico da 18 mila euro a favore delle piccole e medie imprese. E mi sono sentito davvero bene».

Conosce Cristiano Zanella, l'unico candidato regionale di M5S?

«No, ma lo incontrerò domani a Bolzano».

In un sms Grillo le ha scritto "io imparo sempre da Di Maio, anche quando sta zitto". C'è chi dice che sia proprio lei il possibile anti-Renzi per le prossime politiche.

«Beppe scherza sempre e ama le battute..».

Alle Europee diventerete il primo partito italiano?

«Il solo fatto di essere qui a contendere il primato a lobby e gruppi di potere mi fa dire che abbiamo già vinto».

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