Di Maio lancia Rieder: «Girate pagina»

Il vicepresidente della Camera: «La svolta con un sindaco grillino». Incontro con Kompatscher: «Più autonomia per tutti»



BOLZANO. Prima a Palazzo Widmann a parlare di autonomia con Arno Kompatscher, poi in piazza della Mostra alla festa finale del Movimento 5 Stelle per lanciare il candidato sindaco Rudi Rieder e la lista. Luigi Di Maio, vice presidente della Camera, arriva in ritardo a Bolzano con il collega Riccardo Fraccaro per i problemi all’aeroporto di Fiumicino. «Scusate, io e Riccardo non viaggiamo con i voli di Stato, so che qualcuno l’altro giorno è arrivato qui con una flotta....». Sui voli di Stato di Renzi proprio Fraccaro si è già rivolto alla Corte dei Conti.

Il comizio. Piazza della Mostra è piena (300 persone). Di Maio si muove senza scorta e dal palco, con Rieder e il consigliere Paul Köllensperger, lancia l’appello per le ultime ore di campagna elettorale: «Andate in giro, distribuite volantini. Domenica avete la possibilità di dare un segnale». Fraccaro punta dritto sulla legalità: «Votare M5S significa scegliere persone oneste da fare entrare nelle istituzioni e ridurre gli sprechi. Luigi Spagnolli è indagato. Oggi l’indagato è un buon candidato, va di moda, perché è ricattabile e non farà gli interessi dei cittadini». Anche Di Maio: «Il Movimento 5 Stelle non candida indagati e condannati. Non servono leggi, basta farlo». Applausi. «Non conosco bene Rudi Rieder», ancora Di Maio, «ma so che se non rispetterà le regole dovrà lasciare il movimento. L’Italia non funziona perché c’è una classe politica che usa lo Stato come un bancomat. Guardate che voi non ci siete in quella storia...Se cacci via i soldi dalla politica, occuparsene diventa una cosa stupenda. Io vivo come un cittadini normale, perché ci siamo autoridotti lo stipendio, e al massimo dopo due mandati andrò via dalla politica. È interesse mio e dei miei colleghi lavorare perché l’Italia diventi migliore». Rieder si è messo una camicia bianca: «L’ho comprata per la campagna elettorale, di solito sto in maglietta». Di Maio dice che con sindaci come questo le cose stanno già cambiando: «Governiamo dieci città. I nostri sindaci hanno trovato situazioni inimmaginabili, decine di milioni di debito nei loro comuni. Li stanno risanando, mettendo mano agli sprechi. Si può fare, non fidatevi dei politici che dicono che non si può cambiare nulla».

Il fondo per le aziende. Come Köllensperger in Provincia, ogni eletto del Movimento 5 Stelle, rinuncia a una parte della indennità. Di Maio annuncia: «Grazie alla decurtazione delle nostre indennità si risparmiano dieci milioni di euro. Con il microcredito riusciremo a finanziare una impresa innovativa al giorno per 10 anni. Presenteremo qui il primo bolzanino che apre la sua impresa grazie al nostro fondo. E sarà un circuito virtuoso. Quando le aziende ingraneranno, inizieranno a restituire i fondi ricevuti, che andranno ad aiutare altri imprenditori». Rieder è nel fronte anti Benko. «Ve lo presento, salga Benko sul palco». La festa si chiude con gli sketch della compagnia della Sorelle Abram. Il falso Benko si presenta con la corona in testa. «Ancora con la storia del verde? Ma basta». Di Maio saluta: «A Bolzano e nelle amministrazioni pretendiamo di vivere meglio. Stiamo facendo una rivoluzione gentile».

Visita a Kompatscher. Come vicepresidente della Camera Di Maio ha chiesto di incontrare il presidente Arno Kompatscher. «Ho detto a Kompatscher che è giusto puntare sull’autonomia. Non come privilegio, ma come occasione anche per le altre regioni», riferisce, «La Svp si è mossa come il “sindacato” dell’autonomia speciale in trattativa con lo Stato centralista. Credo che si possa allargare». Kompatscher ha ricordato le peculiarità che rendono la Provincia di Bolzano «speciale tra le speciali. Eravamo un territorio povero ma grazie alla nostra capacità di amministrare l'autonomia abbiamo costruito benessere. Non si tratta quindi di un privilegio, ma di senso di responsabilità». ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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