Dipendenti Seab: sciopero vicino

I sindacati: «Sportellisti in affanno per la tariffa rifiuti, Comune latitante sulla proroga del servizio gas»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Seab in panne: dipendenti in stato di agitazione e minaccia concreta di sciopero nelle settimane pre-elettorali. L’allarme viene lanciato dai sindacati dopo un incontro, ritenuto inconcludente, con il vicesindaco Klaus Ladinser, tenutosi nei giorni scorsi in municipio. Grande l’incertezza nel settore gas e pesantissimi i problemi lamentati nel settore della sportelleria. Nel primo caso nulla si sa del futuro aziendale, in quanto la concessione gas a Seab scadrà a fine anno; infatti non è stata rinnovata dal Comune, contrariamente a quella di acqua, rifiuti e parcheggi; intanto, sul tutto incombe la spada di Damocle della fusione Sel-Aew, con gli interessi comunali che tutti protendono verso il teleriscaldamento a discapito del settore del riscaldamento a gas. Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, l’aumento delle tariffe, che a discapito dei proclami politici si è avverato, è stato mal digerito dai bolzanini e al momento attuale, stante la presa di coscienza dei vertici assessorili e aziendali, starebbe portando a continui mutamenti nei sistemi di calcolo delle tariffe, che metterebbero in serie difficoltà tecnici informatici e impiegati amministrativi, alle prese pure con i cittadini, che giustamente non ne possono più. Insomma, gli impiegati, oltre al superlavoro, vivrebbero sulla loro pelle pure la sindrome del parafulmine, per colpe non loro. A lanciare l’allarme sono i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Asgb, che per lunedì hanno organizzato un presidio presso la sede di Seab di via Lancia.

«Il Comune - spiega Maurizio Albrigo - Femca Cisl - ha appena prorogato le concessioni a Seab per parcheggi, acqua e raccolta rifiuti. Per 30 anni. Nulla si è invece deciso per quanto riguarda il settore gas. Non si sa quali siano le prospettive aziendali. In Seab le persone occupate nel gas sono oltre una ventina. A stupire più di tutto è che la rete cittadina del gas è appena stata ristrutturata, con una spesa ingentissima. Adesso, va bene che c’è l’inceneritore nuovo e che il teleriscaldamento è più ecologico, ma non si gettano via così i denari pubblici».

Per quanto riguarda invece la sportelleria, «ogni giorno ci sono un centinaio di clienti per la tariffa rifiuti: chiedono lumi sui rincari, se la prendono con gli sportellisti, lamentano anche l’assurdità delle sanzioni per chi non denuncia il cambio di residenza entro soli sette giorni. In questo caso, Seab, per incassare 1.50 euro, ne spende 33 fra personale e spese postali. Solo una delle tante assurdità».

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