Don Bosco, arrestato un barista 

Operazione della polizia. L’uomo, un pluripregiudicato di 60 anni, è stato trovato in possesso di 430 grammi di cocaina, 25 mila euro in contanti e di una pistola di fabbricazione russa con 60 munizioni. Agli inquirenti l’arma in questione non risulta collegata agli spari dei giorni scorsi in via Bari



Bolzano. Arrestato dalla polizia un barista che gestiva un locale a Don Bosco. L’uomo di 60 anni è stato trovato in possesso di oltre 430 grammi di cocaina, 25 mila euro in contanti e una pistola clandestina con sessanta colpi. Nello scorso fine settimana la Questura di Bolzano ha ulteriormente intensificato l’attività di controllo del territorio, fermando numerosi veicoli ed eseguendo una serie di perquisizioni. A finire nella rete è stato così un 60enne pluripregiudicato per reati in materia di traffico di stupefacenti che gestisce un bar nel popoloso quartiere di Bolzano. Domenica sera, un equipaggio della Squadra volante ha fermato un’autovettura con a bordo un uomo ed una donna. Insospettiti per l’eccessivo nervosismo mostrato dal conducente e per i suoi numerosi precedenti in materia di stupefacenti, i poliziotti, che tra l’altro lo avevano già tratto in arresto a metà ottobre, sequestrandogli oltre 330 grammi di cocaina e 7.000 euro di denaro contante, hanno perquisito, oltre all’autovettura, la sua abitazione di residenza ed il locale pubblico che attualmente gestisce.

Per l’approfondimento dell’attività di polizia giudiziaria, è stato anche richiesto l’intervento di un’unità cinofila della Guardia di finanza, specializzata nella ricerca di stupefacenti, che ha coadiuvato i poliziotti nell’operazione. Nel borsello dell’uomo è stata trovata la somma di 5.000 euro in contanti, mentre nella camera da letto dell’appartamento sono stati rinvenuti un involucro in cellophane con all’interno 74 grammi di cocaina, numerosi ritagli in cellophane ed una forbice.

In una tazza all’interno della credenza erano nascosti altri 20 involucri in cellophane, termosaldati, contenenti 22,58 grammi di cocaina. In una cassapanca della cucina sono stati trovati due bilancini di precisione ed uno strumento per il rilevamento di microspie. Nel locale pubblico gestito dall’uomo è stata invece trovata la somma di 20.050 euro, in banconote di vario taglio, occultata in uno scatolone assieme a del pane raffermo. I poliziotti si sono quindi ricordati che, in passato, l’uomo era stato fermato a bordo di un’autovettura di sua proprietà che non era parcheggiata nei pressi di casa. Rintracciata l’auto, all’interno del veicolo, sotto il sedile anteriore, è stato rinvenuto un involucro in cellophane, avvolto con nastro da pacchi di colore marrone, contenente altri 337,70 grammi di cocaina. Sotto al sedile del conducente si trovava invece una pistola semiautomatica calibro 7,62, di fabbricazione sovietica ed introdotta illegalmente in Italia, con 60 munizioni. L’arma è risultata clandestina, in quanto non catalogata nel nostro Paese, ma non risulta collegata agli spari avvenuti la sera precedente in zona Don Bosco. Oltre alla droga i poliziotti hanno quindi sequestrato l’auto utilizzata per il trasporto, l’arma con le munizioni ed il denaro contante. L’uomo è stato pertanto arrestato in flagranza di reato ed associato in carcere.













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