Due alpinisti travolti dalla valanga 

Sul Gran Zebrù. Un fronte nevoso di 50 metri distaccatosi a quota 3700 ha investito due appassionati della montagna arrivati dal Veneto Dopo un volo di 200 metri sono stati recuperati dal Cnsas di Solda. Pelikan 3 e Aiut Alpin li hanno elitrasportati a Bolzano in gravi condizioni


Ezio Danieli


Stelvio. La prima valanga della stagione si è abbattuta ieri poco prima di mezzogiorno sul Gran Zebrù, nel gruppo dell’Ortles, sopra Solda. Un fronte di 50 metri ha travolto e trascinato per 200 metri due alpinisti veneti, che hanno riportato gravi lesioni nella tremenda caduta. I carabinieri della stazione di Prato allo Stelvio sono risaliti all’identità di uno dei due, M.T., un 37enne di Verona, mentre del suo compagno di ascensione non si conoscono dettagli anagrafici perché con sé non avrebbe avuto documenti d’identità.

Nella disgrazia alcuni elementi hanno scongiurato l’eventualità che finissero dispersi sotto la neve: la valanga li ha trascinati sulla sinistra del canalone che si risale di solito con gli sci ed è stata notata da un gruppo di soccorritori che stava svolgendo un’escursione e che hanno dato l’allarme con tempestività. Ieri pomeriggio i due si trovavano all’ospedale di Bolzano in gravi condizioni, anche se non sarebbero in pericolo di vita.

Il distacco della valanga.

La valanga, probabilmente provocata dai due alpinisti, si è staccata verso mezzogiorno dallo spallone alto del Gran Zebrù a una quota di circa 3700 metri. I due nella loro ascesa lungo la via normale al Gran Zebrù si sono trovati ad affrontare un tratto innevato. La neve era instabile a causa del forte vento dei giorni scorsi, per cui affrontare la scalata è stato probabilmente un azzardo. Pagato caro.

I due alpinisti con i loro movimenti hanno smosso la neve caduta di recente sull’Alta Venosta e la conseguente valanga con un fronte di 50 metri li ha travolti in pieno trascinandoli verso valle. Un volo di quasi 200 metri con l’unica “fortuna”, se così si può dire, che i due sono stati trascinati non lungo il canalone che di solito si percorre salendo il Gran Zebrù con gli sci, bensì verso sinistra per chi guarda verso Solda.

L’allarme al Soccorso alpino.

La slavina è stata notata da un gruppo di soccorritori che stava compiendo un’esercitazione nella zona. Sono stati loro a dare l’allarme alla squadra del soccorso alpino del Cnsas di Solda e a due elicotteri.

Sul Pelikan 3 gli uomini del Soccorso alpino al comando di Olaf Reinstadler hanno raggiunto il luogo dove si era fermata la valanga. Hanno trovato i due alpinisti già sotto la neve: uno era semisommerso dalla massa nevosa, mentre il secondo era quasi sepolto dalla neve.

Ricoverati al San Maurizio.

L’operazione di soccorso è stata rapidissima: uno degli alpinisti è stato caricato sul Pelikan 3 e il secondo sull’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites. Entrambi sono stati portati all’ospedale di Bolzano in gravi condizioni, anche se non sarebbero in pericolo di vita.

Gli accertamenti sono stati eseguiti dai carabinieri di Prato allo Stelvio. Uno dei due, quello le cui condizioni sono meno gravi, è stato identificato: si tratta di M.T., 37enne di San Giovanni Lupatoto, paese della cinta veronese. Sull’identità del secondo alpinista travolto dalla valanga ieri sera erano ancora in corso gli accertamenti, visto che non aveva documenti con sé.

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