Durante i lavori alla scuola Pineta resta senza medico

Preoccupazione nella frazione: serve uno spazio sostitutivo privo di barriere Il vicesindaco: «Stiamo valutando alcune soluzioni». Ma c’è il “nodo” delle spese


di Bruno Canali


LAIVES. La comunità di Pineta di Laives è preoccupata per la prospettiva di rimanere senza l'ambulatorio medico pre diverso tempo, ovvero durante i lavori di ristrutturazione della Scuola elementare “Carlo Collodi”, nel centro della frazione. Nel complesso scolastico infatti si trova anche l'ambulatorio (insieme ad alcune sedi associative), che evidentemente dovrà essere spostato altrove per fare i lavori. Il vicesindaco Bruno Ceschini ad ogni modo rassicura: «Stiamo valutando alcune soluzioni per mantenere l'ambulatorio a Pineta - dice - e, ovviamente, dovrà essere una sistemazione priva di barriere architettoniche».

Della preoccupazione intanto si fa portavoce Emanuele De Longis, coordinatore della lista La Civica. «Molte famiglie di Pineta - dice De Longis - si preoccupano per la sorte dell’ambulatorio dei medici di base che dovrà lasciare la sede attuale quando inizierà la ristrutturazione della scuola. L’ambulatorio oltre ai medici ospita il centro diurno assistenza anziani, che provvede alle medicazioni, e altri servizi che vi trovano spazio. La struttura svolge una indispensabile funzione sociale e copre un’esigenza di circa un migliaio di pazienti suddivisi tra medici di base e assistenza anziani della Comunità comprensoriale Bassa Atesina. Attualmente i locali sono dati in uso dall’amministrazione comunale gratuitamente, ad esclusione delle spese vive per luce, pulizie. C’è da sottolineare che i medici di base hanno già un loro studio a Laives e San Giacomo e la sede di Pineta è esclusivamente per venire incontro alle difficoltà che altrimenti avrebbero molti anziani della frazione per spostarsi sul territorio. Sembrerebbe che la proposta fatta dall’amministrazione comunale ai medici sia quella di trovarsi una sede provvisoria a loro spese, pagando l’affitto. Abbiamo sentito i medici e, a malincuore, ci hanno detto che non potranno sostenere eventualmente una tale spesa. Se non ci saranno alternative - conclude Emanuele De Longis - i cittadini dovranno recarsi a San Giacomo o a Laives per avere un servizio che attualmente trovano vicino a casa. Per la frazione di Pineta, anche con l’aumento di popolazione determinato dall'arrivo delle zone residenziali Toggenburg 1 e 2 nella parte nuova del territorio, questo servizio ambulatoriale è indispensabile e quindi non può assolutamente andar perso. Voglio dire che vi sono alcuni spazi, attualmente usati poche volte l’anno e che, nel periodo di ristrutturazione della scuola Collodi, possono tranquillamente essere adoperati. Auspichiamo vi sia una maggiore attenzione, per gli interessi dei nostri anziani, nell’attribuire gli spazi ora disponibili nella scuola Collodi».

Come dice il vicesindaco, si sta cercando la soluzione più idonea per l'ambulatorio.

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