Durnwalder: no all’adunata degli alpini

Per il presidente è meglio rinviare al 2010. Il sindaco: impossibile, ci sono le elezioni


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Nulla contro gli alpini. Figuriamoci. Anche i miei fratelli hanno fatto il servizio militare in questo corpo. Ma è una questione di opportunità: meglio spostare il raduno nazionale delle Penne nere nel 2010, perché nel 2009 ci sono le celebrazioni hoferiane del bicentenario delle battaglie del Bergisel». Il no del presidente Luis Durnwalder alla candidatura del capoluogo per l’adunata nazionale del 2009, è chiaro. Ma il sindaco Luigi Spagnolli non ha alcun’intenzione di fare marcia indietro: «Nel 2010 è impossibile: ci sono le elezioni comunali. Non è il caso».

La Svp comunale. A gennaio il sindaco Luigi Spagnolli aveva proposto alla giunta di presentare la candidatura di Bolzano per il raduno nazionale degli alpini in programma per la prima metà di maggio 2009. Tutti d’accordo. La delibera era passata all’unanimità con i voti degli assessori della Svp. Reazioni? Nessuna allora. Almeno pubblicamente. Ma adesso che si avvicina il momento della decisione che verrà presa dall’Ana nazionale e si conoscerà a settembre, il clima si sta facendo incandescente. Il capoluogo altoatesino è in corsa con Latina e Piacenza.
«Durnwalder - spiega il sindaco - ha avocato a sé tutti i festeggiamenti per Andreas Hofer, per evitare che prevalgano gli estremisti, preferirebbe che i due eventi avvenissero in due anni diversi. Noi però abbiamo presentato la candidatura e siamo più che mai decisi a sostenerla». Le cose però - diciamo noi - potrebbero cambiare dopo l’incontro tra sindaco e presidente della Provincia, in programma nei prossimi giorni.

Hofer, un precursore. «Le tensioni si possono evitare - assicura Spagnolli - se si guarda ad Andreas Hofer come ad un precursore degli alpini, in quanto anche lui ha combattuto contro i francesi per difendere la sua terra. In quest’ottica Andreas Hofer è un simbolo per tutti: condivido lo spirito con cui ha lottato. L’eroe sudtirolese e gli alpini dunque hanno combattuto per la difesa dei valori comuni».

Le probabilità. Per il presidente provinciale dell’Ana Ferdinando Scafariello ci sono ottime possibilità che Bolzano venga scelta per il raduno nazionale del 2009, sessant’anni dopo l’adunata delle penne nere che si è svolta nel capoluogo nell’ottobre del 1949.
Lo spera ma non è altrettanto convinto il sindaco: «Non siamo favoriti per il semplice fatto che negli ultimi anni le adunate si sono svolte tutte nel nord Italia: Asiago, Trieste e il prossimo anno Bassano del Grappa. Sono 4-5 anni che le città del centro-sud si stanno battendo per ospitare gli alpini. Bolzano dunque non parte favorita, per questi motivi». E ancor di più per le tensioni che si sono accese già prima di sapere se Bolzano verrà scelta o no.
«In ogni caso - taglia corto il sindaco - vale la pena di tentare. Vorrei che si entrasse nell’ordine di idee che sarebbe bello ospitare un’adunata degli alpini. All’ultima a Cuneo, tanto per fare un esempio, hanno sfilato 80 mila alpini e sono arrivate in città 250 mila persone. Per noi, per tutto l’Alto Adige, il ritorno d’immagine e non solo, sarebbe enorme. Tutti i principali centri sarebbero chiamati a dare ospitalità agli alpini. Anche se la manifestazione comporterebbe delle spese per l’amministrazione - non ancora quantificate - per l’allestimento delle strutture».













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