Ecco la nuova idea per Ötzi: cambio di sede con il Museion 

Il progetto. Una proposta dell’assessore comunale Konder: «Una casa di vetro per il Museo archeologico» E l’arte contemporanea verrebbe ospitata nella sede di via Museo. Incarico della Provincia a una società di consulenza


Paolo Campostrini


Bolzano. Un «Ice Cube» per Ötzi. Una casa di vetro che guarda il landscape della città e il profilo delle Dolomiti urbane. L’ultimo piano tutto per lei, la mummia che trascina più turisti di una pista da sci. Un sogno? No, perché già esiste: è il Museion. Loro, quelli del Museion, ancora non lo sanno ma Stephan Konder sì. Perché è stato proprio l’assessore Svp in Comune, l’"homo novus" della delegazione cittadina della Volkspartei, a proporlo. Dice: «È la sede ideale. Tutta di vetro, come un cubo di ghiaccio. Trasparente. Oltretutto un veicolo di marketing urbano inarrivabile con la sua posizione dominante...». E se lo dice lui, responsabile dell’economia e del commercio ci si potrebbe credere. E il Museion, assessore, con le sue mostre? «Andrebbe in pieno centro, in via Museo, proprio al posto dell’attuale casa dell’uomo di ghiaccio. Così si eviterebbero le file». Perché l’altro motivo che il rappresentante Svp in municipio adduce è molto legato ai numeri: «Museion, penso, ha quasi un ventesimo dei visitatori della mummia. Se c’è un icona su cui Bolzano deve puntare, in termini di ritorno anche economico, è Otzi».

Secondo i calcoli di Konder, il costo medio di un biglietto per entrare a visitare le mostre del Museion si aggira su 1,50 euro. Quello della mummia intorno agli 8 invece. E già Konder mette mano alla calcolatrice per prefigurare gli incassi possibili con una sede finalmente adeguata. Altro valore aggiunto, che fungerebbe da volano, l’ubicazione del Museion: in pieno centro, con un retro magnifico, i due ponti contemporanei sul fiume, le passeggiate a ridosso con la possibilità di avere in quel contesto un luogo di decompressione rispetto all’assalto probabile dei visitatori. «E poi sulle vetrate verso ovest si potrebbero proiettare immagini della mummia e situazioni multimediali...», aggiunge. In termini immobiliari tutto questo si chiama "switch". Come un interruttore, uno scambio automatico: quadri in via Museo, mummia in via Dante. «E a costo quasi zero», conclude Konder. Perché il problema di Ötzi in effetti è su due fronti: nuova sede da costruire e il suo prezzo. Per individuarla, questa nuova location, la Provincia aveva avviato una manifestazione di interesse al termine della quale erano emerse tre proposte imprenditoriali, una delle quali, quella che prevede Ötzi sul Virgolo con un progetto di Snohetta, era stata valutata con i numeri più alti. Ma si era trattato di un primo step. Le altre proposte sul tavolo, il gruppo Athesia in via Museo e il gruppo Tosolini-Habitat all’ex Ina vicino alla Civica, saranno quindi ulteriormente valutate, assieme a quella del gruppo Signa, da una agenzia di consulenza straniera e indipendente incaricata all’uopo dalla Provincia stessa. Ma è probabile che questo ulteriore parere, probabilmente non ancora vincolante ma sicuramente condizionante la definitiva scelta politica, non venga elaborato e comunicato prima della conclusione delle elezioni comunali. Per non condizionare la consultazione con una scelta profondamente divisiva, almeno secondo quanto emerso tra i partiti dopo le prime schermaglie sull’argomento. In questa faglia di attesa e di incertezza si inserisce ora la proposta Konder. Che non arriva, come accade spesso quando si tratta di un politico, a caso. E soprattutto quando a farla è un politico Svp. È probabile che in alcuni ambienti del partito si voglia evitare una frizione intorno ad un argomento così sensibile come una nuova operazione immobiliare intorno all’icona turistica altoatesina. Oppure no. In ogni caso, un bel sasso nello stagno di questa strana estate.













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