Elena Artioli fa «scomparire» Forza Italia

È ufficiale, in consiglio provinciale solo «Team Autonomie». Biancofiore: non la considero parte di noi


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Team Autonomie. Solo ed esclusivamente questa denominazione. Da non confondere le acque. Anche se l’elezione è avvenuta sotto il simbolo che raggruppava anche Forza Alto Adige e Lega Nord. Così ha deciso Elena Artioli nel costituirsi in monogruppo in consiglio provinciale. Il partito di Berlusconi sparisce. Diversa la strada intrapresa in consiglio regionale. Lì il gruppo si chiama Team Autonomie - Forza Italia. È insieme a Giacomo Bezzi. Anzi, quest’ultimo fa il capogruppo. Facendo tirare un sospiro di sollievo a Michaela Biancofiore, che altrimenti rischiava di vedere sparire il nome del suo partito in entrambi i consigli.

Non bastasse quanto accaduto a Bolzano, dove notoriamente il clima tra le due signore non è dei migliori. È successo che la consigliera provinciale, già eletta nel 2008 con la Lega Nord, sia stata riconfermata nell’ottobre scorso, grazie alle sue 2.054 preferenze, per la lista che oltre al Carroccio comprendeva anche Forza Alto Adige e Team Autonomie, lista civica da lei fondata nel 2013.

Una strada lunga, quella politica, della Artioli, eletta a suo tempo - era il 2005 - in consiglio comunale nel capoluogo con la Stella alpina. E che adesso resta l’unica consigliera in consiglio provinciale, frutto di quello strano sodalizio con la Pasionaria berlusconiana. «L’ho fatto anche per una questione di lunghezza della sigla, spesso i partiti hanno nomi e sigle anche più corti», sottolinea Elena Artioli.

Quest’ultima avrebbe fatto la stessa cosa anche in regione, se non fosse che in consiglio regionale le regole sono un po’ diverse e impongano per la costituzione di un gruppo la presenza di almeno due consiglieri. Pena quella di finire nel gruppo misto. «Comunque con Giacomo Bezzi ci intendiamo bene», evidenzia la Artioli.

«Non la considero una parte di noi, ha sfruttato il tram e di Elena non ne voglio parlare più», spiega Michaela Biancofiore. Il concetto? Come il cuculo va a deporre le uova nei nidi altrui e sfrutta gli altri volatili, così la Artioli è salita sul carro di Forza Italia/Forza Alto Adige per poi ridiscenderne subito, una volta raggiunto l’obiettivo. Questa la fotografia che ne fa Michaela.

Certo, Elena la vede in tutt’altro modo. «Ho fatto la mia campagna elettorale e l’accordo per le provinciali era stato siglato con l’assenso dei vertici nazionali dei partiti coinvolti», sottolinea la Artioli. E aggiunge con una certa perfidia femminile: «Comunque con gli altri esponenti di Forza Italia ho buonissimi rapporti».

E a proposito di scelte nazionali, che fine ha fatto la Lega Nord in Alto Adige? «Sono io la segretaria leghista in questa provincia, a suo tempo l’accordo per le provinciali l’avevo fatto con Roberto Maroni, mi auguro di incontrare al più presto anche il nuovo segretario Matteo Salvini, proprio per discutere l’argomento», risponde combattiva Elena Artioli.

Intanto anche la Lega è sparita dal consiglio provinciale. Allo stesso modo il Carroccio è scomparso anche in consiglio comunale a Bolzano, dove il consigliere Claudio Degasperi è iscritto al gruppo di Forza Italia. Paradossi della politica.

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