Euregio nell’angolo: Tirolo storico a rischio

Convocata dai tre governatori una riunione d’urgenza: «In pericolo anni di lavoro transfrontaliero»



BOLZANO. Vienna allestisce le barriere anti-migranti al Brennero e condanna l’Euregio. L’emergenza sui confini provoca una seduta ad hoc dei tre presidenti. A Palazzo Widmann lunedì mattina si incontreranno Arno Kompatscher, Ugo Rossi (Trentino) e Günther Platter (Tirolo). I tre presidenti assicurano di avere una linea comune contro le barriere, per salvare il trattato di Schengen.

La libera circolazione tra Italia e Austria è l’asse portante dell’Euregio, l’entità politica su cui Kompatscher molto sta investendo.

I presidenti di Alto Adige, Trentino e Tirolo, esortano i governi a Roma e Vienna al varo di misure mirate. «Da anni siamo impegnati nel collegare più strettamente l'area del Tirolo storico e nel rendere invisibile la frontiera al Brennero. La problematica dei profughi non può mettere in discussione questi sforzi», è la presa di posizione corale. Nell'ambito del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect) dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, i tre governatori intendono attivarsi congiuntamente. Nella seduta di lunedì a Bolzano la giunta del Gect concorderà alcuni passi comuni.

«I richiedenti asilo in Italia sono meno dei richiedenti asilo in Austria. Il problema dell’immigrazione è europeo e la soluzione dovrà essere europeo, vogliamo una risposta immediata e una strategia che non metta in discussione per il futuro Schengen» ha dichiarato ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi, al termine dell’incontro con il cancelliere austriaco Werner Faymann, «L'Ue è fondata su una solidarietà condivisa, lo sforzo dell'Austria sulla questione migranti in questo momento è molto grande. Stiamo vivendo una stagione complicata, possiamo affrontarla solo insieme. L’Italia è pronta a fare la sua parte con l’Austria».













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