Favogna, arriva internet Antenna da 42 metri

Il ripetitore per la telefonia cellulare e il web mette fine all’isolamento della zona Il Comune di Magré ha studiato l’impatto ambientale con i tecnici della Ras


di Bruno Tonidandel


FAVOGNA. Il 2016 potrebbe diventare uno degli anni più importanti della storia di Favogna.

Due opere basilari cambieranno la vita ai seppur sparuti abitanti dell’altopiano, una settantina, frazione di Magré, fino ad ora piuttosto isolati dal fondovalle, ma anche dal mondo.

Fra pochi giorni entrerà in funzione il ripetitore di telefonia cellulare che consentirà anche il collegamento Internet di ultima generazione. Inoltre fra non molto inizieranno i lavori per collegare Favogna di Sotto da Magré con una linea interrata di corrente a media tensione. Ed in più, ma forse non entro l’anno, arriverà sull’altopiano anche la rete di fibra ottica.

Insomma un grande passo in avanti nel campo della tecnologia a vantaggio degli abitanti e, lo diciamo ora che i lavori sono finiti, anche nel rispetto dell’ambiente, specie per quanto riguarda la realizzazione della grande antenna che si erge dal bosco per 42 metri e mezzo.

Sull’intero territorio di Favogna di Sotto, lo ripetiamo, Comune di Magré, ma anche di Favogna di Sopra, solo alcune case sotto la giurisdizione del Comune di Cortaccia, i telefoni cellulari non funzionano.

Gli abitanti, a lungo andare, conoscevano alcuni punti strategici dove si riusciva a recepire un debole segnale, ma era poca cosa. Insomma, un disagio per tutti anche dal punto di vista della sicurezza. Di collegamento Internet poi non se ne parla. Solo poche abitazioni erano riuscite a superare l’ostacolo del cono d’ombra, fra queste quella del capofrazione, Peter Amegg, la cui casa riesce a intercettare il segnale che arriva dalla Paganella.

Per ovviare a questi gravi inconvenienti, l’amministrazione comunale di Magré retta dal sindaco Theresia Degasperi Gozzi, ha deciso nel 2011 di iniziare con la Ras, l’azienda speciale radiotelevisione altoatesina, l’iter burocratico per realizzare un ripetitore che consentisse di irradiare il segnale sul territorio in ombra. Ma la scelta del luogo, un bosco sul territorio di Favogna di Sopra, è stato aspramente contestata da un gruppo di protezionisti in quanto l’antenna sarebbe stata troppo visibile dall’altopiano.

La bella visione della chiesa di San Leonardo, posta su un colle, sarebbe stata deturpata dal “freddo” ripetitore della Ras.

L’inizio dei lavori però è stato continuamente rinviato, con il disappunto degli abitanti, più per ritardi nel finanziamento, il cui costo dell’opera di circa 1 milione di euro è coperto principalmente dalla Comunità Europea, ma anche dallo Stato e dalla Provincia, che per l’ostruzionismo dei protezionisti. Anche perché nel frattempo si è cercato un compromesso scegliendo un luogo per l’antenna meno visibile dal basso.

Lo sblocco dei finanziamenti è giunto nella primavera scorsa e il 7 aprile 2015 la Ras ha avuto l’autorizzazione alla costruzione.

Fra progetti, appalti, aggiudicazione dei lavori si è arrivati fino ad agosto e il primo settembre si è dato il via al primo scavo.

In soli quattro mesi le imprese “Gas und Wasser” di Bolzano e la veneta “Telebit”, sotto la direzione dei lavori di Daniel Largher della Ras, il ripetitore è stato eretto con annessa cabina e collegamento viario. Un vero e proprio record.

Favorito dalla professionalità degli operatori ma anche dalle favorevoli condizioni climatiche. “A metà gennaio – ci ha detto il responsabile dei lavori Daniel Largher della Ras – il ripetitore entrerà in funzione per la gioia degli abitanti dell’altopiano di Favogna che avranno a disposizione una telefonia mobile perfetta e l’Internet dell’ultima tecnologia Lte, 4G.

Siamo anche riusciti a realizzare l’antenna di 41,5 metri in modo nascosto e quindi poco impattante dal punto di vista ambientale. Dalla stradina che conduce alla chiesa, si possono notare a stento gli ultimi 5 metri del traliccio che si ergono dalle cime degli abeti”.

Sul nuovo ripetitore, che sarà gestito ovviamente dalla Ras, saranno presenti i principali gestori di telefonia. Inoltre, sempre la Ras provvederà anche alla trasmissione del segnale digitale per la Tv. Insomma un grande regalo di Natale per gli abitanti di Favogna. Anche se atteso da lungo tempo. Non era semplice, infatti, coniugare le esigenze ambientali con quelle della moderna tecnologia.

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