Favogna, il vescovo Muser sfida a carte il parroco

Inedita visita pastorale nella più piccola parrocchia della provincia altoatesina Dopo la processione sotto la neve il ristoro con una partita a blindwatten


di Bruno Tonidande


Una cosa simile, i 64 abitanti di Favogna di Sotto, frazione di Magrè, non l’avevano mai vista: il vescovo Ivo Muser intento a giocare a Blindwatten in un momento di relax, nella saletta dell’Albergo “Alla Chiesa”. La partita, accesissima, si è svolta naturalmente dopo i doveri di carattere religioso. Infatti il prelato era in visita pastorale alla parrocchia di Favogna che detiene due primati: è quella più a sud dell’Alto Adige, a qualche chilometro di distanza dal confine con la provincia di Trento ed è anche la più piccola della provincia di Bolzano, appunto con i suoi 64 parrocchiani sparsi nei masi dell’altopiano a 1000 metri di altitudine. Domenica nevicava alla grande e a garantire l’incolumità al vescovo e al suo segretario Markus Moling, ci hanno pensato i vigili del fuoco volontari di Cortaccia, con il loro fuoristrada e catene agli pneumatici, a far arrivare a Favogna l’illustre coppia percorrendo l’impervia strada di montagna. Poco prima delle 10 era arrivato anche il sindaco di Magrè, Theresia Degasperi Gozzi, portato sull’altopiano dal capo frazione Peter Amegg. Dopo il benvenuto, in corteo, sotto l’abbondantissima nevicata, il vescovo Muser con il parroco Franz Josef Campidell e il collaboratore pastorale Josef Ploner, seguito dai parrocchiani, si è incamminato lungo la stradina in salita che porta sul colle dove sorge la chiesetta dedicata a San Leonardo, patrono dei carcerati e delle puerpere. Qui il pastore di Dio ha celebrato la Messa in un’atmosfera idilliaca e famigliare, tanto che nel corso dell’omelia, Muser ha manifestato la soddisfazione di trovarsi a tu per tu con i fedeli come – ha detto – in una stube altoatesina assieme a una famiglia numerosa. Concluso il rito religioso, vescovo, sacerdoti e autorità si sono recati presso l’albergo “Alla Chiesa”, un nome che calzava a pennello per gli illustri ospiti, per il pranzo, presenti anche i membri del consiglio parrocchiale di Corona e di Penone, due frazioni di Cortaccia visitate dal vescovo. Concluso il pasto a base di knoedl al formaggio, arrosto con purè di patate e gelato con frutta, l’immancabile partita a carte come è tradizione in Alto Adige. Nessun problema per la formazione delle coppie: il vescovo Muser ha scelto come compagno di gioco il suo segretario Markus Moling; gli avversari invece erano il collaboratore pastorale di Favogna Josef Ploner assieme al sacrestano Erich Gschnell. Accesissimo e incerto l’esito dell’incontro, con sindaco, capofrazione e parroco Campidell a tifare naturalmente a favore del vescovo. E alla fine la vittoria ha premiato l’impegno di Muser e del suo segretario. I battuti non hanno avuto scuse, rimarcando però che i loro avversari avevano avuto la fortuna e l’aiuto divino. Alle 15 l’illustre comitiva ha lasciato l’altopiano coperto di neve per il fondovalle. Il vescovo alle 16 ha concluso la visita pastorale delle cinque parrocchie dell’Unità pastorale di Cortaccia con una Messa solenne. La visita del prelato a Favogna sarà ricordata per molto tempo.

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