Festa natalizia a casa Aias Un plauso a tutti i volontari 

Quest’anno la sezione bolzanina dell’associazione ha compiuto 52 anni d’età «Chi vuole unirsi al nostro sodalizio o fare un’offerta, basta si rivolga in sede»



BOLZANO. Grande festa di Natale nella sede Aias in via Piacenza 29/A. Un momento di allegria e di gioia per operatori, fruitori e amici dell’associazione attiva a Bolzano dal lontano 1966. Presente anche l’assessore comunale Angelo Gennaccaro.

Oggi l’Aias, sezione di Bolzano, offre principalmente attività di tempo libero sia infrasettimanali, con il progetto blog all’interno dell'aula “infolabai@s”, con l’attività ludico - ricreativa del “krealab”, giornate all'insegna della cucina, con le numerose attività del “club del sabato”, con l’animazione musicale e/o teatrale e tanto altro. Inoltre 4 soggiorni brevi in Toscana e in Trentino (carnevale, pasqua, i Santi, Capodanno) e 3 lunghi da 14 giorni ciancuno al mare. Grazie alla preziosa collaborazione dei volontari, opportunamente formati dalla psicologa psicoterapeuta dell’associazione e dal medico sociale, l’Aias può continuare a promuovere i valori della diversità, offrendo occasioni di relazione e confronto con ragazzi disabili, famiglie, istituzioni, scuole. Da alcuni anni è stato creato un doposcuola pomeridiano specialistico per ragazzi Adhd/Dsa. L’associazione ospita inoltre nei suoi locali due gruppi di auto mutuo aiuto. Nel 2018 l’associazione ha compiuto 52 anni ed ha ancora tanti progetti in cantiere che grazie al neo insediato consiglio direttivo, composto da Giovanni Magnini, Nelda Bigolin Kershbaumer, Annarosa Ambrosi, Elisabetta Zanotti, Claudio Pizzato, Filippo Manara, ed ai tanti volontari volonterosi vogliamo portare a conclusione. Uno per tutti il dopodinoi, durante noi, progetto abitare! Per continuare la «mission» l’Aias ha bisogno dell'aiuto economico e della collaborazione di tutti. «Se vuoi unirti al nostro sodalizio per diventare un volontariato, o fare un’offerta, ti aspettiamo a Bolzano, in via Piacenza 29/a o via Parma 34», l’appello dell’associazione.













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