Filmini “osceni” in classe, assolto il professore

Il caso travolse il prof Cataldo Litta, insegnante di lingua inglese al liceo Pascal: fu censurato e trasferito. Il Pm Luisa Mosna aveva chiesto la condanna a 3 mesi



BOLZANO. Nessuna oscenità propinata agli studenti del liceo scientifico Pascal di Merano sotto forma di strumento didattico. Il professor Cataldo Litta, insegnante di lingua inglese, è stato assolto in pieno ieri dal tribunale di Bolzano (giudice monocratico Tappainer).

Il pubblico ministero Luisa Mosna aveva chiesto una condanna a tre mesi di reclusione con riferimento all’articolo 528 del codice penale che riguarda “pubblicazioni e spettacoli osceni”. Le tesi difensive dell’avvocato Enrico Lofoco sono però risultate vincenti. Il legale ha provato in aula che nulla di osceno o semplicemente pornografico era stato mai proiettato in aula su iniziativa dell’insegnante che in realtà aveva utilizzato due film in lingua inglese (con sottotitoli in italiano) per abituare gli alunni alla comprensione veloce e alla pronuncia.

Come si ricorderà la Procura della Repubblica aveva ottenuto il rinvio a giudizio dell’imputato accusando l’insegnante di aver proiettato in classe scene di sesso tra etero ed omosessuali, con riferimenti espliciti al sesso orale. Il professor Litta si era sempre difeso negando nella maniera più decisa ogni accusa, presentando - tra il resto - diverse memorie in cui era stato subito spiegato che i film fatti vedere ai ragazzi in classe non erano pornografici e che le scene di sesso non erano spinte come descritte nel capo d’imputazione. A far partire la denuncia erano stati alcuni genitori del liceo scientifico sulla base dei racconti fatti a casa dagki studenti, tutti ragazzi tra i 13 ed i 15 anni. Sulla base della denuncia sporta alla polizia la Procura avviò un’inchiesta che portò al rinvio a giudizio dell’insegnante, ora - però - pienamente scagionato.

I genitori si i nsospettirono perchè i ragazzi a casa avevano iniziato a parlare di sesso. La Procura aprì un’inchiesta. Nel corso del processo che si è concluso ieri pomeriggio sono stati sentiti complessivamente 26 studenti le cui dichiarazioni hanno , di fatto, smontato la tesi accusatoria. E’ emerso infatti che in aula il professor Litta aveva proiettato due film di serie televisive trasmesse in fasce orarie di massimo ascolto (ore 21) per un pubblico variegato, anche minorenne. In un caso si trattava del film di una serie televisiva ambientata nella Roma antica (con relativi usi e costumi) con la scena di uno schiavo offerto ad una matrona romana, ripreso nudo con della frutta addosso. L’altra pallecola riguardava un film diffuso anche recentemente dai canali della televisione pubblica in prima serata. All’epoca dell’avvio dell’inchiesta il professor Litta fu anche sottoposto a procedimento disciplinare da parte delle autorità scolastiche e colpito da una censura. Venne poi trasferito in un altro istituto a Bolzano ove sta ancora insegnando. Ora è stato completamente scagionato e assolto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità