Fiori e candele per la clochard morta sotto ponte Talvera

I bolzanini lasciano bigliettini e lumini sotto il pilone dove la donna viveva da dieci anni



BOLZANO. Lei aveva rifiutato la società, non voleva aiuto da nessuno, al massimo ti scroccava qualche euro e una sigaretta. Voleva vivere lì, sotto il ponte Talvera. Su un materasso lurido appoggiato ai piloni. Praticamente immobile, sotto pile di coperte e piumini, circondata da rifiuti. Una presenza che anche infastidiva, in pieno centro, a due passi da via Museo e Corso Libertà, accanto ad una delle ciclabili più frequentate. Nonostante i servizi sociali avessero tentato di tutto per trasferirla in una struttura protetta, niente ad fare, Elisabeth Fischnaller rifiutava sempre. “La mia casa è il ponte”.

Fori e lumini lasciati dai bolzanini sotto ponte Talvera, foto: Minisinikalo

 

Ha resistito 10 anni lì sotto. Pochi giorni fa è morta, a soli 46 anni, logorata da una vita sfortunata e anche violenta. La sua morte ha commosso i bolzanini, che in queste ore stanno lasciando mazzi di fiori, candele e bigliettini. Si era esiliata dal mondo Elisabeth, e in quegli occhi azzurri in un corpo ormai disfatto, si poteva solo intuire che qualcosa di gravissimo - molti anni - fa aveva deviato il corso della sua vita.

 













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità