Firmian, 30 multe “Ztl” di domenica in piazza

Sanzionato (120 euro) chi ha lasciato l’auto vicino alla chiesa, dentro la Zona Kofler Peintner: «Ho pagato anch’io una contravvenzione ma non cambio idea»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Raffica di multe, domenica, in piazza Montessori a Firmian. Da venti a trenta contravvenzioni da 120 euro l'una per divieto di sosta nella "Ztl", proprio davanti al sagrato della chiesa (o comunque nei paraggi). Come una decina di giorni fa a Casanova (era il giorno di Pasqua) a chiamare la polizia municipale sono stati gli stessi residenti, infastiditi probabilmente dal continuo via vai di auto. Chi ha preso la contravvenzione si è detto sorpreso, anche perché si trattava pur sempre di un giorno festivo. «Stavamo andando ad una festicciola di compleanno in una delle sale della chiesa - spiega una delle persone multate - e abbiamo lasciato l'auto in una zona in cui non dava davvero fastidio a nessuno. Per noi era a posto, ma al ritorno abbiamo trovato la brutta sorpresa».

I vigili urbani, da parte loro, spiegano semplicemente di aver fatto rispettare le regole. La zona dietro al «Trony», per capirci, è a traffico limitato (proprio come piazza Walther) e la macchina lì non si può lasciare. E il divieto non vale solamente per i giorni feriali. Come si può leggere anche nel cartello all’ingresso del quartiere bolzanino. Tra le persone multate nelle ultime settimane c’è anche l’assessore alla mobilità Judith Kofler Peintner, che si è battuta più di altri in giunta proprio per creare questa zona libera dalle auto.

«La cartellonistica è chiara - spiega l’ispettore dei vigili urbani Roberto Tinaglia - e bisogna anche far rispettare le ordinanze. All’amministrazione abbiamo chiesto, se possibile, di installare dei cartelli luminosi, in modo tale da rendere ancora più evidente l’ingresso nella Ztl. Come è accaduto a Casanova il giorno di Pasqua sono gli stessi residenti a chiederci di fare i controlli. Le verifiche vengono fatte, peraltro, anche grazie all’attività ordinaria».

La zona paga il fatto di non avere nemmeno un’area di carico e scarico e chi consegna la merce agli esercenti deve chiedere un regolare permesso.

«Ci siamo accorti che c’è chi accede alla piazza anche da via don Sordo, sebbene non sia consentito». In piazza Montessori, di sicuro, adesso ci sono diversi elementi di arredo - panchine in primis - che fanno capire che si tratta di uno spazio riservato ai pedoni. A rispettare il divieto, però, non sono in molti.

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