Forza Italia, arriva Lillo il «moderato»

Biancofiore cede il testimone al coordinatore regionale e a Galateo, referente provinciale



BOLZANO. Michaela Biancofiore cede il testimone a Enrico Lillo. La deputata di Forza Italia resterà figura di riferimento, ma il partito verrà guidato dal neo coordinatore regionale Enrico Lillo, che annuncia: «Credo in una politica moderata, dobbiamo essere di buon esempio alle persone, certo non ispiratori di atteggiamenti violenti». La sua madrina politica, ieri pomeriggio seduta accanto a lui per la presentazione della squadra, rabbrividisce «Mi viene l’orticaria, quando sento pronunciare la parola “moderati”». Ma il gioco dei ruoli è concordato. Biancofiore, che si definisce «una delle cinque persone umanamente più vicine a Silvio Berlusconi», ammette: «Forse il mio carattere rigido ha reso difficile il riavvicinamento di certe persone, perché non riesco a perdonare il tradimento. Magari con Enrico Lillo sarà più semplice ed è questo il nostro obiettivo, riunificare il centrodestra». Con questa lente viene presentata la nomina del nuovo coordinatore provinciale, Marco Galateo, già candidato alle ultime provinciali. «Galateo proviene dall’area dell’ex An, oggi distrutta», ricordano Biancofiore e Lillo. Dialogo aperto con gli scontenti di Lega e Team A: alcune militanti di Team A erano presenti in sala ieri ed è già arruolato Francesco Bonito. Lillo sarà affiancato da quattro vice regionali: Alessandro Bertoldi (delega ai club e, questa è una novità, tutela animali domestici), Tamara Marsetti (attività dei club), Claudia Poli (fundraising) e Franco Murano (rapporti con gli enti locali). Siamo nell’ambito del volontariato puro, sottolinea Lillo: «Come il mio incarico non è pagato, così cerchiamo persone motivate, che vogliano unirsi a noi e che ci aiutino a riavvicinare i cittadini alla politica». Aggiunge Biancofiore: «Cerchiamo persone che vogliano fare politica, non che salgano sul tram quando si avvicinano le elezioni e poi subito ne scendano...». Agguerrita la deputata sulla legge elettorale nazionale, che arriverà in aula nei prossimi giorni: «Farò di tutto per cancellare la previsione dei collegi uninominali in Trentino Alto Adige, un favore alla Svp e al Patt, concepito per indebolire noi e il Pd. Per fortuna i deputati vicini a Renzi l’hanno capito. Giusto invece garantire la soglia del 20% su base locale come tutela delle minoranze. Ci sono miei emendamenti che puntano a fissare anche nella nostra regione il sistema elettorale del resto d’Italia». (fr.g.)

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