Garanzia negata dalla Lidl Multa di 300 mila euro

La catena non ha voluto sostituire una macchinetta da caffè difettosa La sanzione è stata inflitta dall’Antitrust su segnalazione del Ctcu di Bolzano


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Per non aver sostituito una macchinetta del caffè difettosa (e non aver rispettato le regole base in materia di garanzia del cliente) la catena di supermercati di origine tedesca «Lidl» è stata condannata dall’Antitrust al pagamento di 300 mila euro di multa. Il caso, in realtà più frequente di quanto non si possa pensare, è partito da una segnalazione del Ctcu di Bolzano, al quale si era rivolto un cliente spazientito ma fermamente intenzionato a far rispettare i suoi diritti.

«Il consumatore - spiega il direttore del Ctcu Walther Andreaus - dopo aver constatato il difetto, venuto alla luce oltre un mese dopo l’acquisto, si è recato al punto vendita della catena, dove i responsabili gli hanno dato due opzioni: chiamare il numero nazionale della Lidl oppure rivolgersi direttamente al punto di assistenza del produttore».

Il cliente, in questo caso, ha accettato l’indicazione ma non è riuscito ad ottenere un minimo di collaborazione. «Al numero nazionale della Lidl - prosegue Andreaus - non rispondeva nessuno mentre l’azienda che ha prodotto la macchinetta da caffè e l’ha venduta alla Lidl non ne ha voluto sapere di intervenire. In un caso come questo, dopo essersi visti sbattere tre porte in faccia, molti consumatori solitamente si arrendono. In questo caso il cliente della Lidl si è rivolto a noi e, almeno, ha ottenuto la restituzione dell’intera somma di denaro».

Ma la catena di supermercati - si tratta del ramo non alimentare dell’azienda - ha dovuto mettere mano al portafoglio per il mancato rispetto della normativa sulle regole legate alla garanzia del prodotto. Gli elementi contestati dall’Antitrust sono stati tre.

«Le informazioni al cliente - prosegue Andreaus - sono state ritenute ambigue e/o carenti, sia sul sito www.lidl.it che presso i punti vendita, in relazione alla garanzia legale di conformità con riguardo all’oggetto, alla durata, ai limiti e alle condizioni dell’assistenza post-vendita».

Sono state contestate inoltre le informazioni contenute nella sezione del sito dedicata alla “garanzia convenzionale” offerta da Lidl ( “rimborso garantito in 30 giorni”). L’Antitrust ha criticato - nel bollettino numero 20 del 19 maggio 2014 - anche «il rinvio dei consumatori ai Centri di assistenza tecnica (Cat) del produttore del bene difettoso, prospettando il vantaggio di una maggiore semplicità e rapidità nelle procedure di riparazione, nonchè il rifiuto di prendere il bene in consegna direttamente in filiale». «L’ammontare della multa - spiega Andreaus - è commisurato al giro d’affari della catena nel ramo extra-alimentare».

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