Gioco d'azzardo: a luglio spesi 60 milioni

Al primo posto slot e videolottery: quasi 40 milioni. I Gratta & Vinci a quota 6,2


Davide Pasquali


BOLZANO. Solo a luglio in Trentino-Alto Adige si sono spesi 108 milioni di euro in giochi d'azzardo: 75,7 in videolottery e slot; 12,4 in lotterie e Gratta&Vinci; 6,8 in poker on line; 5,3 nel lotto. Lo dicono i dati dei monopoli di Stato. Il dato disgreggato indica una spesa più alta in provincia di Bolzano, intorno ai 60 milioni di euro. Sessanta milioni in un mese in Alto Adige. Pari a due milioni al giorno. Una spesa di quasi 150 euro al mese pro capite, neonati compresi. Una crescita esponenziale, quasi raddoppiata. Si pensi solo che a gennaio si era fermata sotto i 40 milioni.

L'Amministrazione dei monopoli di Stato ha reso noti i dati sulla raccolta da gioco nel nostro paese nel mese di luglio 2011. Le cifre vengono fornite in termini assoluti o distribuite su base regionale; non vengono insomma disaggregate per singola provincia o singola città. Un modo per orientarsi comunque esiste: i titolari bolzanini di concessioni spiegano che in Trentino il lotto va più forte, mentre in Alto Adige vanno più di moda le macchinette.

I due effetti contrapposti più o meno si compenserebbero, quindi la spesa totale sarebbe da dividere per due aggiungendo qualcosa all'Alto Adige, dove è leggermente più alta. Comunque sia, a luglio la spesa totale assomma a 108 milioni di euro. Gli addetti ai lavori valutano in 60 milioni la «quota» altoatesina. Tornando al dato regionale, la voce più consistente riguarda le "macchinette": per slot e videolottery in un mese altoatesini e trentini hanno speso 75,7 milioni di euro.

Al secondo posto le lotterie, compresi i vari Win for Life, Gratta&Vinci e via discorrendo: 12,4 milioni di euro. Poi ci sono i cosiddetti giochi di abilità a distanza, che nel gergo comune corrispondono ai giochi on line (poker ecc.). Qui - ma si badi bene: sui soli siti italiani - i giocatori regionali hanno speso 6,8 milioni di euro. Lotto e compagnia bella totalizzano 5,3 milioni. I giochi numerici a totalizzatore, ossia le scommesse di ambito non sportivo, assommano a 2,7 milioni. Per il Bingo si sono spesi invece 1,8 milioni e altrettanto per i giochi a base sportiva, ossia le scommesse su calcio e altri sport.

Fanalino di coda, ma con un bel milioncino di euro, le scommesse ippiche. Il gioco sul web, ossia fra le mura di casa, pesa moltissimo. E quello di cui tiene conto la statistica è solo una piccola parte: mancano tutti i siti stranieri. Oggi come oggi, spiegano i titolari di concessioni bolzanine, troppi capitali vengono così distratti verso l'estero. E così, il governo ha pensato ad una contromisura. La legge esiste già; manca solo il regolamento, ma sarà questione di mesi. Poi si potrà giocare a poker (quello vero) nelle sale gioco. In città i concessionari stanno già organizzando il primo corso per croupier. Si terrà in autunno.













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