Gli studenti del Pascoli e gli orsi di Buzzati 

La mostra sui social. Due classi dell’indirizzo grafico hanno rivisitato la celebre opera dello scrittore con un progetto multimediale: disegni, grafiche, video sul web


Annalisa De Vita


Bolzano. Sullo sfondo le Dolomiti, un viaggio senza tempo fino alla Sicilia. Scenari fiabeschi popolati da figure bizzarre. Atmosfere talvolta grottesche. I confini della narrazione e quelli geografici si sbiadiscono e si confondono, dalle Dolomiti bellunesi alle cime del versante altoatesino fino ad arrivare in Sicilia, una terra che perde i suoi caratteri originari per assumere contorni surreali.

Nasce così, da una suggestione, il viaggio per immagini degli studenti della III E e III G del Liceo Artistico “G. Pascoli” indirizzo grafico, di Bolzano. Un percorso letterario, artistico e figurativo che trova ispirazione nelle pagine di «La famosa invasione degli orsi in Sicilia» di Dino Buzzati, coniugando testo ed immagini.

Una narrazione figurativa il prodotto grafico editoriale degli studenti del Pascoli, un progetto ambizioso, un volume digitale Orsi al Pascoli che non solo è un omaggio al romanzo “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” ma anche all’omonimo film di animazione di Lorenzo Mattotti, presentato nel 2019 al Festival del Cinema di Cannes nella sezione “Un certain regard”. Gli alunni, organizzati in nove piccoli gruppi, hanno creato delle case editrici, una simulazione d’impresa, ognuno con mansioni specifiche, “un avvicinamento alla grafica editoriale” così Tommaso, studente del Pascoli, racconta l'esperienza. «Imparare a lavorare per progetti, a mediare per raggiungere un fine comune, mettere in atto la teoria. Crescere, lavorando a cose concrete, conoscersi nel confronto» così Maria, Elena, Teresa e le tante voci del Pascoli. La scuola comunica con l’esterno e intercetta le nuove tendenze.

«Una didattica del saper fare - dice il professor. Francesco Porcelli, docente di grafica, ideatore del progetto -, così i ragazzi si proiettano in avanti creando un ponte con la realtà esterna e il mondo del lavoro. Un’opportunità per i giovani di apprendere “facendo” e nel fare, interrogarsi».

Ogni gruppo non solo ha ideato una propria interpretazione del romanzo di Buzzati, ma ha anche sviluppato il prodotto pensando ad un target ben definito di pubblico, dai teenager ai bambini dai 5-10 anni, fino ai nerd e, in base a questo, il prodotto finale ha assunto diverse fisionomie, pur mantenendo una coerenza interna. Un libro da leggere, un libro da guardare, insomma.

Un lavoro imponente che da settembre, fino ad oggi, ha seguito diversi sviluppi e ha portato Orsi al Pascoli in mostra al Centro Trevi. Una grande emozione per gli studenti. Le norme in materia di contenimento del virus non consentono tuttavia l’ingresso alla mostra. L’emergenza Covid-19 non ha spento comunque l’entusiasmo degli studenti e tantomeno quella del docente.

La didattica si è rimodulata in un contesto nuovo, testando nuove forme. L’emergenza come un’opportunità per sperimentare nuovi accessi. E così Orsi al Pascoli, diventa una mostra digitale visitabile sui canali social del Centro Trevi, Facebook e Instagram, su cui vengono pubblicati quotidianamente nuove illustrazioni con frammenti dell’opera di Buzzati.

Sono gli stessi alunni, poi, con aggiornamenti, approfondimenti visivi e grafici e contenuti extra ad accompagnare lo spettatore in questa esperienza di condivisione, immersione, relazione con l’opera d’arte. Una favola moderna, che fa sognare, dunque, quella rappresentata dai giovani artisti del liceo Pascoli. Una storia nella storia anche la loro, di giovani che, senza arrendersi, hanno saputo “reinventarsi” in modo originale e creativo, riuscendo a regalarci, oggi, anche da casa, un fantastico viaggio emozionale.

Centro Trevi di Bolzano

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Orsi al Pascoli

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