Hockey: Bolzano sconfitto dall'Asiago

Si allunga la strada verso la finale scudetto dove c'è già il Val Pusteria: sprecato il primo match ball



ASIAGO. La serie si allunga. Bolzano spreca il primo match-ball per raggiungere in finale il Val Pusteria: i biancorossi si fanno rimontare due gol dall’Asiago e domani si torna al Palaonda per gara-6. I padroni di casa recuperano Borrelli, assente nelle ultime due sfide, e coach John Tucker può ricomporre le prime due linee “canoniche”: il centro italo-canadese viene schierato fra Michael Henrich e Intranuovo, mentre Ulmer viene nuovamente inserito con Adam Henrich e Vigilante. Squadra che vince non si cambia, invece, in casa Bolzano: ed ecco che è nuovamente Mazzolini a doversi accomodare in tribuna per lasciare posto a Gordon. Pronti via, e la partita si mette subito in discesa per il Bolzano: Scandella ha ghiaccio sul canale di sinistra, il suo tiro viene ribattuto da Bellissimo, ma con il goalie asiaghese fuori posizione è lo stesso Scandella a spingere in rete a porta vuota. Difesa e contropiede: il “verbo” dei Foxes continua a produrre frutti. Il passaggio di Gordon da terzo a terzo è da dieci in pagella, Scandella entra come ridere nelle larghe maglie della difesa asiaghese, si presenta solo davanti a Bellissimo e lo 0-2 è cosa fatta. Gli stellati accusano il colpo, sembrano andare nel pallone, e rendono la vita estremamente facile ad un Bolzano che probabilmente compie l’errore di non aggredire un avversario in ginocchio e pericolosamente vicino al ko. La discesa di Irmen e il tocco sottomisura di Souza fanno gridare al tris, ma con il passare dei minuti l’Asiago si riassesta dal punto di vista tattico e mentale, e la partita inizia pian piano a cambiare. Zaba è monumentale a “murare” con il gambale il tentativo da due passi di Michael Henrich al termine di un’azione a tutta birra di Borrelli, i Foxes sembrano comunque in grado di controllare la situazione, ma nell’hockey ogni tanto sono gli episodi a fare la differenza. Sulla coda di un power-play gestito in maniera abbastanza approssimativa dai padroni di casa, Michael Henrich trova la deviazione vincente sottoporta su un tentativo dalla distanza di Strazzabosco, e la “cappa” di depressione che aleggia sull’Odegar comincia a sciogliersi. Passa poco più di un minuto, infatti, ed è già pareggio: Souza, Irmen e Fretter galleggiano pericolosamente oltre la linea del disco, DeMarchi parte in transizione e il rebound frontale concesso da Zaba è pane per i denti di Adam Henrich che appoggia in rete. Da 0-2 a 2-2 nel giro di 73 secondi, e la storia di gara-5 cambia in maniera radicale. L’inerzia del match, dal punto di vista psicologico ma non solo, è ora tutta per l’Asiago, che in avvio di secondo tempo corre però un brivido ghiacciato: la discesa di Scandella (migliore in campo tra i suoi) si stampa sul palo, e Ruggeri in power-play si fa respingere da Bellissimo un tiro da ottima posizione. É l’ultimo vero sussulto dei biancorossi, che da metà tempo in avanti lasciano spazio al micidiale contropiede dei padroni di casa. Con l’uomo in più sul ghiaccio il Bolzano si salva una prima volta sul due contro uno Michael Henrich-Borrelli, ma alla seconda occasione Benetti non perdona infilando un diagonale imparabile all’incrocio. Zaba tiene in partita i suoi nel finale di frazione chiudendo per due volte su Intranuovo, i titoli di coda, però, scorrono dopo cinque minuti del terzo tempo, quando DeMarchi trova il tocco vincente in power-play.













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