La visita

I consiglieri Pd: "Nel carcere di Bolzano si vive in maniera indegna". Ferrari interroga il governo

La deputata dem e i consiglieri regionali hanno visitato la casa circondariale nell’ambito dell'iniziativa nazionale sull'emergenza carceri: 125 detenuti quando la capienza sarebbe di 88 posti

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TRENTO. «Nell'istituto penitenziario di Bolzano si vive e si lavora in maniera indegna di un paese civile e in condizioni che stridono ancora di più in considerazione dell'alta qualità della vita che vanta il territorio in cui è inserito». Lo affermano in una nota la deputata Sara Ferrari e i consiglieri regionali Andrea De Bertolini e Sandro Repetto, che ieri (22 aprile) hanno visitato la casa circondariale di Bolzano nell'ambito dell'iniziativa nazionale sull'emergenza carceri lanciata dal Partito democratico, "Bisogna aver visto".

L'edificio ospita 125 detenuti, quando la capienza massima sarebbe di 88 posti, e a fronte di una carenza di organico del 25%. «Abbiamo visto persone convivere in sovrannumero in locali vecchi ammuffiti e angusti, con bagno privo di finestra e le docce in comune ricavate nel corridoio», dice Sara Ferrari.

«Presenterò un'interrogazione al governo –  riferisce la deputata dem – affinché intervenga con urgenza per sollevare l'istituto altoatesino dalla pressione del sovraffollamento e per rimuovere le cause della carenza di organico, anche attraverso il comitato d'intesa con la Provincia di Bolzano, al fine rendere meno restrittive le condizioni di accesso ai concorsi. L'ostacolo linguistico per il personale amministrativo il cui ruolo è oggi coperto dalla polizia penitenziaria, si somma al problema del reperimento di alloggi sul mercato cittadino, che hanno prezzi difficilmente accessibili. Attualmente gli stessi operatori di polizia alloggiano in una caserma adiacente in condizioni oltre la norma, che non rendono attrattiva neppure per loro quella sede professionale. 













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