I contrari: «Non finisce qui, vigileremo»
Margheri: «Penta non può essere legittimato dal 25% degli elettori, decida il nuovo consiglio»
BOLZANO. Una consultazione popolare nata sbilanciata come impostazione, condotta con una disparità di forze e svolta in modo discutibile.
Il fronte dei contrari al progetto Benko in via Alto Adige, onestamente, non si aspettava un risultato diverso da quello uscito dalle urne, ma il dato ufficiale è l'occasione per rilanciare e ridimensionare quello che viene definito "un sondaggio organizzato dal Comune".
Il primo a prendere posizione sulla sua pagina Facebook è Guido Margheri (Sel) che prende la calcolatrice e commenta. «In addirittura 72 ore di seggi aperti ha espresso il voto favorevole appena il 25% degli aventi diritto, peraltro rimpolpato da pendolari e sedicenni. Alla luce di questo il commissario non ha alcuna legittimazione popolare a ratificare nulla. Si tratta di un precedente molto pericoloso. Le decisioni, a questo punto, spettano al prossimo sindaco e al prossimo consiglio comunale che dovranno tenere conto anche delle sentenze di alcuni tribunali». Parole al vetriolo anche sulla consultazione. «L'informazione istituzionale è stata a senso unico con un'invasiva campagna pubblicitaria appoggiata dalla maggioranza dei media e delle forze politiche. In ogni caso il “Kaufhaus” dovrà mantenere tutte le mirabolanti promesse e noi saremo qui a ricordarglielo».
All'interno del negozio di via Goethe adibito a quartiere generale dei contrari, intanto, alla mattina si seguono i dati parziali e il pomeriggio lo spazio viene chiuso. «Dobbiamo riflettere su cosa fare - spiega Alfred Frei - perchè comunque questo sondaggio è nato ed è stato gestito male. La consolazione è che abbiamo portato molti cittadini a riflettere sul futuro della loro città in modo serio e responsabile». Durso anche l'attacco di Maria Teresa Fortini del Movimento Cinque Stelle: «Abbiamo distratto dai loro compiti un centinaio di dipendenti comunali per una consultazione che è carta straccia visto l'atteggiamento del Commissario». Caustico anche il commento dei Verdi che in, una nota, parlano di «consultazione poco paritaria e democratica. Troppa manipolazione e troppo potere in campo. L’unico voto popolare è stato quello, contrario, espresso dal consiglio comunale ancora a luglio e ribaltato senza motivo». (a.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA