I corrieri: corse folli per evitare le multe

Lavorano per Gls, Traco, Sda e Bartolini e sono preoccupati: «L’orario scade alle 11. Siamo a rischio incidente ogni giorno»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Eccola qui la Ztl vista dalla parte degli autisti. «Eh sì... non vi siete mai presi la briga di sentire noi che stiamo al volante dei furgoni tutti i giorni, che la Ztl la viviamo minuto per minuto sulla nostra pelle». Riccardo Giampietro, autista Gls, parla a nome di tanti colleghi «tanti, scriva tanti, non tutti, che poi ci sono sempre quelli che si arrabbiano» che lavorano per Traco, Sda, Bartolini e Dhl. Nel mirino le telecamere e gli orari della Ztl, partita il 14 luglio scorso, che in poco più di 45 giorni (quelli spulciati finora) ha raggranellato settemila multe (una media di 150 - 180 al giorno). Allora, quali sono i problemi? «Il più grave, quello che preoccupa di più, è il rischio sicurezza». Perchè? «Perchè alle 11 scade il permesso (il pomeriggio alle 16) e se entro cinque minuti - lo spazio finestra che ci viene concesso - non siamo fuori dalla vista delle telecamere ci ritroviamo a pagare la multa. E capita troppo spesso di essere a filo con le consegne e così ci tocca correre. Ma correre col furgone in zona pedonale è pericoloso. Per noi e per gli altri. Pedoni, bici che ci tagliano la strada. Siamo stressati e costantemente all’erta. Non abbiamo più neanche il tempo di litigare con chi ci batte sul vetro o con chi va in bici e ci taglia la strada. Il nostro unico pensiero è abbandonare in tempo la Ztl». Ma cos’è che non funziona? «Gli orari. Troppo ristretti, dalle 6 alle 11 e dalle 14.30 alle 16. Orari illogici visto che non riusciamo a consegnare nulla prima delle 9, quando aprono negozi e uffici». Quale soluzione proponete? «Di far lavorare il carico e scarico per gli alimentari dalle 6 alle 9 e di far circolare dalle 9 in poi solo noi». Perchè c’è anche un problema di traffico? «Certo. Siamo tanti, troppi, uno sull’altro, tutti di corsa. E come se non bastasse la Seab fa passare i suoi mezzi a metà mattina per scaricare l’umido e lavare i bidoni. L’altro giorno c’era un camion per la raccolta rifiuti che sbarrava la strada alle 10.17, siamo riusciti a riavere il via libera alle 10.50. Capite anche voi che poi siamo costretti a correre». Perchè correte? «Perchè non possiamo tornare in sede con le multe e dobbiamo consegnare i pacchi entro l’orario e la giornata prevista. Capita ad alcuni di noi anche di pagare 5 euro di penale per ogni pacco che non arriva a destinazione. Una questione, come vedete, che scontenta tutti. Negozianti e autisti». E non è tutto. «Certo, capita anche che non ci sia il tempo per fermarsi ed entrare in negozio e così a volte, quando siamo presi per il collo dall’orario, a qualcuno tocca buttare i pacchi quasi al volo. Non è il modo di lavorare e di offrire un servizio». Scusate ma prima della Ztl cosa succedeva? «Che i vigili capivano e chiudevano un occhio. Oggi dalle telecamere non si scappa». Telecamere che a volte fanno anche scherzetti. «Certo, non tutte sono tarate alla perfezione e ogni tanto scattano foto e fanno multe anche se il mezzo è parcheggiato immediatamente fuori dalla Ztl». Le 19 piazzole che il Comune ha creato per permettervi di fermare i mezzi e proseguire col carrello vi facilitano la vita? «Si, se non fossero occupate da altre macchine... ». E poi? «E poi abbiamo scoperto che in teoria alle piazzole in cima a via Cappuccini non potremmo accedere perchè c’è un divieto di accesso grande così dalle 6 alle 10. I vigili continuano a chiudere un occhio ma certo, se il Comune copre quel cartello è meglio per tutti». Cosa temete di più? «Il Natale».

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