I lungodegenti traslocano da via Palade al S.Antonio

La fondazione Pitsch cerca di scongiurare la cancellazione di 40 posti letto Oggi incontro con la Provincia, intanto ci si organizza per affrontare l’emergenza


di Giuseppe Rossi


MERANO. La fondazione Pitsch inizia a gettare le basi per la futura differenziazione netta dell'utilizzo delle proprie strutture di accoglienza per persone anziane, costretta com'è a seguire le nuove disposizioni provinciali, che di fatto hanno cancellato 40 posti letto per lungodegenti nella struttura in via Palade, posti attualmente tutti occupati nell'ala sud del centro soggiorno per anziani.

La settimana scorsa i vertici dell'ente hanno incontrato i familiari cercando di presentare la situazione e comunque rassicurando tutti: nessuno degli ospiti dovrà lasciare il posto occupato, tutt'al più sarà organizzato un trasferimento al centro per lungodegenti Sant’Antonio di via Cavour.

Questa mattina sempre i vertici della fondazione Pitsch, il presidente Hermann Raffeiner e il direttore Alex Huber, incontrano a Bolzano Luca Critelli, direttore della ripartizione provinciale, per cercare di convincerlo della necessità di fare marcia indietro rispetto al taglio arrivato con l'inizio di gennaio.

La Pitsch nel frattempo ha già dovuto correre ai ripari attuando due provvedimenti: il primo l'innalzamento delle rette a carico degli ospiti del soggiorno di via Palade, autosufficienti o meno, il secondo la riduzione dell'organico assistenziale e infermieristico, oltre a qualche trasferimento interno.

Ma la prospettiva che nella riunione con i familiari degli ospiti è stata avanzata è che in maniera progressiva tutti o quasi gli ospiti di via Palade classificati come lungodegenti saranno trasferiti in via Cavour. Si partirà con i quattro posti oggi riservati alla Sant’Antonio per ospiti in transito, ovvero quegli anziani seguiti a casa che per un paio di settimane si trasferiscono provvisoriamente al centro per far "respirare" i familiari che nel contempo possono prendersi qualche giorno di ferie. Questi pazienti in futuro saranno accolti in via Palade. I quattro posti che in questo modo andranno a liberarsi alla Sant'Antonio potranno essere occupati da chi oggi risiede in via Palade. Di sicuro, e questo pare comprensibile, visto che al soggiorno per anziani non è stato riconosciuto neppure un posto letto per lungodegenti, in futuro nuovi pazienti con questa patologia non saranno accolti. Bisognerà attendere che si liberino posti al centro lungodegenti di via Cavour, con la certezza di un allungamento dei tempi di attesa per un ricovero. Per avere un ampliamento dei posti letto per lungodegenti a Merano, bisognerà probabilmente attendere la conclusione dei lavori di ristrutturazione del Martinsbrunn di Quarazze, almeno tre anni.

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