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I Verdi: abbiamo votato Spagnolli perché non vogliamo Benko

"E' il sindaco ad aver cambiato idea, non noi. Con il commissario via libera al megastore"



Bolzano. "Abbiamo votato la giunta Spagnolli per evitare il commissariamento, e che solo il commissario decidesse si Benko". Con una nuova nota i Verdi tornano a spiegare il loro appoggio al sindaco nella seduta cruciale di giovedì scorso. I voti di Tobias Planer e Cecilia Stefanelli sono stati decisivi per salvare Spagnolli, e il Comune, dal commissariamento. "Per far la votazione su Benko si legge -, ci vuole il Consiglio comunale. Per avere il Consiglio comunale, ci vuole una giunta. Giovedì sera, siamo stati messi di fronte a una scelta molto difficile: lasciare la città a un commissariamento – quindi al definitivo via libera al progetto Benko – o approvare una giunta della quale non abbiamo condiviso metodi e programma di governo. Il sindaco Spagnolli ha espresso il suo sostanziale ripensamento sul progetto Benko – cosa che, nelle ultime settimane, è sempre stata una nostra grandissima richiesta. È il sindaco che ha cambiato idea, non noi".

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I Verdi - si legge ancora nella nota - "hanno votato a favore della giunta perché vogliono portare il progetto Benko al voto in aula. Il progetto Benko, comporterà seri problemi sia dal punto di vista sociale, ambientale, di viabilitá e di pianificazione urbanistica. La decisione è cruciale per il futuro della città e per questo non possiamo demandarla alla firma di un tecnico. Il voto in aula del Consiglio comunale è l'unico modo, che abbia tempi certi e rapidi, e che non dia luogo a risarcimenti milionari. Solo il Consiglio comunale può votare „no“ al progetto „Benko“, senza dover pagare risarcimenti. I Verdi hanno dato l’appoggio alla giunta, perché questa è l'unica via che permette al Consiglio Comunale di rimanere in vita. Serve un Consiglio comunale per votare (e bocciare) il progetto. Se giovedì sera la giunta non fosse nata, la città di Bolzano non avrebbe avuto l'unica effettiva e inoppugnabile chance di votare democraticamente il progetto Benko (entro 30 giorni della firma del sindaco, avvenuta il 24 giugno)".

"I rappresentanti politici, votati dalla cittadinanza- conclude la nota -, devono avere la possibilitá di esprimersi sul progetto Benko, non un commissario tecnico. Meglio 45 che 1".













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