Il «112» intasato ogni giorno da 245 chiamate inutili su 700 

L’appello degli operatori. C’è chi chiama per avere informazioni su traffico, meteo o per dire che gli hanno rubato la bici in cantina. «Così si sovraccaricano le centrali, bloccando le urgenze e mettendo a rischio la vita di chi ha bisogno di aiuto» 


Valeria Frangipane


Bolzano. Il 112 è intasato ogni giorno da 245 chiamate perfettamente inutili su 700.

La Centrale unica di emergenza di viale Druso - nata il 17 ottobre del 2017 - raccoglie le telefonate e le smista alle centrali di competenza ma troppo spesso si trova a maneggiare allerte inutili che fanno perdere tempo ai cinque operatori di turno.

Il coordinatore Paolo Berenzi parla così: «Il nostro è un numero unico di emergenza europea, non è un “numero amico” e nemmeno un numero da comporre per chiedere informazioni. Per favore non componete il 112 per chiederci novità sul traffico, per sapere come andrà il meteo... perchè tutte le telefonate non necessarie sovraccaricano le centrali, bloccano le chiamate di emergenza vera e mettono a rischio la vita di chi ha bisogno di aiuto». Gli operatori sono costantemente concentrati, ad ogni allerta hanno a disposizione 40 secondi per localizzare l’utente, identificarlo e classificare l’emergenza da smistare tra urgenza sanitaria, allerta dei vigili del fuoco o delle forze dell’ordine. «E non va bene che il loro lavoro sia distratto e ritardato da chi chiama perchè gli hanno rubato la bici in cantina come ci è successo due giorni fa, da chi si diverte a farci scherzi oppure compone il numero per errore perchè vuole ricaricare il telefonino. C’è anche chi fa il 112 per dirci che è rimasto chiuso fuori casa... in questo caso gli passiamo i vigili del fuoco, non si sa mai che si sia dimenticato il fornello acceso... ma non è noi che dovrebbe allertare. Molte chiamate poi partono da sole perchè il telefono non è stato bloccato così gli operatori che non sentono nessuno parlare lo devono richiamare per accertarsi che sia tutto ok».

Nel 2018 le chiamate arrivate alla Centrale del 112 sono state in tutto 219.819, con una media di 18 mila al mese. Nell’arco di 24 ore vengono registrate in media fino a 700 chiamate, ma, in occasione della bomba d’acqua dell’ agosto 2019, il numero si è moltiplicato all’ennesima potenza. «Uno dei ruoli fondamentali della Centrale d’emergenza sta nella sua funzione di filtro - precisa Berenzi - più del 65% delle chiamate, infatti, viene riconosciuto come chiamata d’emergenza e, quindi, reindirizzato ai servizi di competenza. Il restante 35% invece, non rientra nella categoria delle chiamate urgenti: si tratta per lo più - come abbiamo detto - di chiamate errate o di segnalazioni multiple di uno stesso evento che vengono quindi bloccate. Chiediamo alla popolazione una volta di più di non chiamarci se non in presenza di una vera urgenza. Siamo qui per salvare vite non per dare informazioni meteo».













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