Il bancomat va accettato anche sotto i 30 euro

Alfreider (Svp): a breve sarà prevista una sanzione per chi non si adegua L’Unione: «Rischiamo di pagare solo qui». Confesercenti: «È una vera assurdità»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Con l’approvazione della legge di stabilità diventa definitivo l'obbligo - per commercianti e professionisti - di accettare la moneta digitale (bancomat e carte di credito) anche per i cosiddetti «micro-pagamenti» cancellando il tetto dei 30 euro previsto fino ad oggi. L'obbligo di avere il «pos» infatti non scatterà solo di fronte a «impossibilità tecniche».

Finora, peraltro, non sono (ancora) state previste sanzioni per chi disattende la norma. Ma è solo una questione di tempo. Alcuni mesi al massimo. Come conferma il deputato Svp Daniel Alfreider, che ha seguito i lavori in Parlamento. «La somma da pagare, probabilmente, non sarà elevata, ma è inutile prevedere una legge se poi non ci sono le sanzioni per chi non la rispetta». Alfreider (che ha ottenuto la possibilità di pagare fino a 3 mila euro in contanti) sottolinea, peraltro, come ci siano ancora oggi ristoranti a pochi metri dal Parlamento «che accettano solo cash ed espongono all’ingresso cartelli in cui informano di non accettare le carte». E questo è un problema da risolvere, se si vuole essere credibili. «Il vero nodo è la commissione che commercianti e professionisti devono poi pagare alle banche per ogni transazione: è stata portata allo 0,2% per i bancomat e allo 0,3% per le carte di credito. Oltre ai costi di gestione».

Walter Amort, presidente dell’Unione commercio, ritiene che «non sia più possibile rifiutarsi di accettare le carte, anche per importi sotto i 30 euro, ma il vero nodo sono le commissioni applicate dalle banche». L’Unione ha fatto uno studio su 100 associati, dal quale emerge «che ci sono 82 sistemi diversi, una vera giungla». Tra l’altro in Italia - sottolinea Amort - «disponiamo già del doppio dei pos rispetto alla Germania. In Austria, invece, l’obbligo dei registratori di cassa è scattato solo dal 2016. Ecco perché considero l’idea di comminare sanzioni assurda». Paolo Pavan, direttore provinciale di Confesercenti, si mette nei panni di un barista. «Ma vi pare sensato prevedere una commissione bancaria anche per le transazioni di un solo euro, come quelle per l’acquisto di un caffè? Io sto dalla parte dei commercianti e dei baristi. La legge, per adesso, non prevede sanzioni ma solo l’obbligo di avere il bancomat». Già, ma sembra solo una questione di tempo.

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