BOLZANO. Il ficus, che è stato donato alla città di Bolzano dal Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei carabinieri, proviene dall’Albero di Falcone, un albero che cresce a Palermo nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia.

Il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità ha avviato le procedure per la duplicazione e distribuzione dell’Albero di Falcone.

L’iniziativa, intitolata “Un albero per il futuro”, prevede la donazione e la messa a dimora di 500 mila piantine in tutte le scuole d'Italia, oltre che nelle 20 sedi delle Regioni e delle Province autonome.

La consegna del “ficus della legalità” al sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, è avvenuta alla presenza del presidente della Provincia Arno Kompatscher, dell’assessore alle foreste Arnold Schuler e del direttore della Ripartizione foreste, Günther Unterthiner.

L’assessore Schuler ha ricordato l’importanza di creare una coscienza comune per tale tematica: “Questo albero rappresenta un simbolo dell’impegno da parte dello Stato contro la lotta alle mafie. Sono lieto di annunciare che il ficus crescerà anche nella città di Bolzano”.

Il sindaco di Bolzano invece ha sottolineato che provvederà a trovare un posto adeguato dove piantare l'albero: “La pianta testimonia la nostra partecipazione al progetto.” Si tratta di un progetto ambizioso realizzato dall'Arma dei Carabinieri per combattere i crimini ambientali e per coinvolgere le scuole in questo programma per la sostenibilità.

Le piante messe a dimora vengono automaticamente geolocalizzate e un algoritmo calcola in tempo reale il quantitativo di CO2 che ogni pianta assorbe. Gli alberi faranno dunque parte di un “Grande bosco diffuso” formato da ficus messi a dimora dagli studenti italiani e dalle istituzioni locali e visibile attraverso una app che raccoglierà la loro geolocalizzazione e ne monitorerà la crescita.