Il futuro dei giovani: all’Innovation festival Giardinelli e Benasayag

Venerdì sera all’auditorium Haydn il confronto tra il filosofo frances e lo scrittore argentino



Il futuro della tecnica e della cultura è in mano ai giovani: solo dando loro il giusto spazio affinché interpretino le sfide dell'umanità secondo i criteri etici di armonia, pace e salvaguardia dei diritti, e non di sfruttamento della terra o di ingiustizia, è possibile pensare a nuove fonti di approvvigionamento energetico e a nuovi modelli tecnologici per venire incontro ai problemi dell'umanità. L’incontro intreccerà le voci di alcuni dei grandi protagonisti della cultura mondiale che affrontano questo compito educativo enorme e chiamerà in causa la sensibilità e l'impegno di chi ha investito tempo, risorse e creatività per dare ai giovani nuove chance.

MIGUEL BENASAYAG

(Buenos Aires 1953) è nato in Argentina dove ha studiato medicina e nello stesso tempo ha militato nella guerriglia guevarista. Arrestato tre volte, venne torturato e passò molti anni in prigione. A seguito dell'assassinio da parte della giunta militare di due religiosi francesi, Benasayag, grazie alla sua doppia nazionalità franco-argentina (la madre, ebrea francese, aveva lasciato la Francia nel 1933), poté beneficiare della liberazione dei prigionieri francesi ed approdò così in Francia, paese ch'egli non conosceva ancora. Qui, continuò per un periodo la sua attività di militante politico.

Nel 1987, presentò una tesi in scienze umane cliniche sotto la guida del filosofo e sociologo Pierre Ansart, presso l'Università di Parigi VII, ispirata alle sue esperienze nelle prigioni politiche del regime argentino. Oggi vive a Parigi, dove si occupa di problemi dell'infanzia e dell'adolescenza. Ha scritto molti libri e saggi ma la sua fama in Europa enel mondo la deve soprattutto al libro, scritto insieme a Gérard Schmit, L'epoca delle passioni tristi, che Umberto Galimberti descrive così: “Finalmente un libro veramente serio sul disagio dei giovani che ha preso avvio il giorno che il futuro non è più apparso come una promessa ma come una minaccia”. Alcuni titoli delle opere pi importanti di Benasayag: Utopie et liberté (1986), Penser la liberté (1991), Critique du bonheur (con Edith Charlton,1991), Le Mythe de l’individu (1998), La Fabrication de l’information (con Florence Aubenas, 1999), Du contre-pouvoir (con Diego Sztulwark, 2000) e Che Guevara, du mythe à l’homme, aller-retour (2003).

MEMPO GIARDINELLI

(Resistencia 1947) è considerato oggi uno ei magiori scrittori argentini. Di origina abruzzese, il nonno Gaetano emigrò da Filetto in provincia di Chieti nel 1895 e fu tra i fondatori del Partito Socialista Argentino. Dal 1969 al 1974 visse a Buenos Aires ma con l'avvento della dittatura fu costretto all'esilio in Messico. Rientrò in patria solo all'epoca del primo governo democratico di Raul Alfonsin. Nel 1986 fondò la rivista letteraria Puro Cuento, che diresse fino al 1992. Nel 1993 ricevette il premio Rómulo Gallegos e nel 2007 il premio Pregonero de honor.

Ha ricevuto lauree honoris causa per la sua opera letteraria e per il suo impegno civile e educativo con la creazione di una Fondazione a cui ha donato la sua biblioteca di diecimila volumi. Attraverso la Fondazione Mempo Giardinelli si è creata in Argentina una rete di gruppi di lettura per diffondere la cultura e l'alfabetizzazione per i bambini, soprattutto quelli più poveri. In italiano sono stati pubblicarti vari romanzi e libri di racconti fra i quali ricordiamo: La rivoluzione in bicicletta, Luna calda, Impossibile equilibrio, Il decimo inferno, Finale di romanzo in Patagonia, Gente strana













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