RENON

Il lupo arriva sul Renon, predati tre agnelli 

Un esemplare solitario ha colpito di notte gli animali del Flachenhof a Pemmern. Spagnolli: «I contadini devono abituarsi, la sera, a portare in stalla il bestiame»



COLLALBO. Dubbi non ce ne sono. A predare tre agnelli - ormai quasi adulti - sul Renon è stato un lupo. Un esemplare solitario che ha ghermito i tre giovani ovini, chiusi in un recinto al Flachenhof, a Pemmern. Il predatore s’è nutrito di uno degli animali mentre s’è limitato a uccidere gli altri due con un morso, in un classico caso di “overkilling”. A scoprire quanto accaduto sono stati i titolari della struttura ricettiva, alle prime luci dell’alba, quando si sono recati come ogni giorno ad accudire il bestiame.

«Si tratta di un comportamento normale – spiega Luigi Spagnolli, direttore dell’ufficio caccia e pesca della Provincia – perché tutti i grandi predatori sono abituati a uccidere le loro prede, a mangiarne una parte, per poi abbandonarle e tornare a divorarle qualche giorno dopo, quando cominciano a decomporsi, a presentare le prime larve e le prime muffe. Certo, per noi umani è una cosa schifosa, ma la carne in quelle condizioni diventa più digeribile e i predatori preferiscono mangiarla così perché la considerano davvero prelibata ».

Nessun dubbio che a predare le tre pecore sia stato un lupo? Non potrebbero essere stati dei cani randagi? «No – continua Spagnolli – a colpire è stato senza dubbio un lupo solitario. Un animale proveniente da chissà dove, un esemplare adulto che si muove alla ricerca di un esemplare femmina. Forse è salito dal Veneto, ma non è escluso che possa essere arrivato dalla Germania o anche dalla Svizzera. Non dimentichiamo che un animale così può percorrere fino a 70 chilometri al giorno e, anche se magari la conformazione orografica gli consente spostamenti un po’ meno rapidi, è facile intuire come un esemplare partito dalla Baviera possa raggiungere le nostre zone in un paio di giorni. Adesso, comunque, faremo un’analisi genetica per stabilirne la provenienza».

Cosa fare per mettere al sicuro gli animali? «I nostri contadini – spiega il dirigente provinciale – non sono abituati ad avere a che fare con il lupo, è normale, e quindi si limitano a rinchiudere i loro animali nei recinti, magari vicino al maso, e non li rinchiudono nella stalla durante la notte. Consideriamo che il lupo colpisce di notte o di primo mattino e, a differenza dell’orso, non si infila negli ovili e, quindi, basta chiudere gli animali domestici nella stalla. Nella stragrande maggioranza delle strutture presenti nelle nostre zone questo è possibile». Una precauzione facile da adottare, insomma, per evitare danni e spiacevoli sorprese».













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