BOLZANO. Natale è alle porte. Bolzanini e turisti invadono il mercatino di Piazza Walther alla ricerca dell’addobbo perfetto o dello spirito natalizio. Allontanandosi un po’ dal centro storico però, una volta oltrepassato Ponte Roma, si può scorgere un altro mercatino d’Avvento, quello dei ragazzi del Laboratorio protetto di Via Roma n.100/C (Casa Rossa) che quest’anno si è tenuto il primo di dicembre. Un mercatino speciale, come speciali sono anche i ragazzi che ci lavorano. Il Laboratorio, infatti, ospita diciotto persone con disabilità cognitive che, ogni giorno dalle 08.30 alle 15.30 e per tutto l’anno, lavorano alla produzione di oggetti artigianali come quadri, collane e borse, e che, nel periodo di Natale, si dedicano alle corone d’Avvento e agli addobbi natalizi. Il tutto all'insegna della qualità e del riciclo, grazie al quale le cialde usate del caffè si trasformano in segnalibri e i vecchi jeans in tappeti colorati. Ma c'è di più e l'educatrice, nonché responsabile dell’unità organizzativa del Laboratorio, Ornella Cesaro, spiega il perché. «Questo Laboratorio è improntato ad un vero e proprio posto di lavoro. Esistono degli orari e si deve timbrare il cartellino. Noi facciamo in modo che il lavoro dia dignità e valorizzazione a questi ragazzi. In questo microsistema trovano ascolto, comprensione e riscatto ma allo stesso tempo sviluppiamo insieme a loro anche un progetto di adultizzazione che li aiuta a crescere». Il lavoro come diritto di tutti è, quindi, il messaggio che promuove il team del Laboratorio insieme all’Azienda Servizi Sociali di Bolzano. Un messaggio che si spinge oltre, fino a diventare vera e propria fonte di educazione anche nei confronti delle nuove generazioni. Innovativo, infatti, il progetto intrapreso dal Laboratorio in collaborazione con la Scuola Elementare Marcelline. In occasione del Mercatino, i ragazzi del Laboratorio hanno avuto il piacere di incontrare gli alunni e di mostrare loro, con il dovuto orgoglio, i risultati del loro lavoro. I bambini, entusiasti, li aspetteranno direttamente a scuola, per la prosecuzione degli incontri. Un luogo magico come il Natale, quindi, quello della Casa Rossa, in cui si può respirare lo spirito del Natale, dove l’impossibile diventa un po’ più possibile. (vm)