bolzano

Il Noi si allarga: altri 2 cubi neri. E ad ottobre apre Ingegneria 

Polo tecnologico. Via al trasloco nei nuovi edifici in via Brida. Da giugno ospiteranno aziende food e di tecnologie green Ad agosto inizierà invece l’insediamento della nuova facoltà. Così il Techpark passerà dalle attuali 1.200 persone a 2.500


Davide Pasquali


BOLZANO. Il Noi Techpark si allarga. A giugno in Zona verranno inaugurati i due nuovi edifici lungo via Gianni Brida, sul retro dell’ex Alumix, che ospiteranno le aziende legate al food e alle tecnologie green, che inizieranno a breve il loro trasloco. Ad agosto traslocherà invece la facoltà di Ingegneria, che diverrà operativa da ottobre, per l’avvio del suo primo anno accademico, in concomitanza con quello della nuova facoltà di medicina e chirurgia alla Claudiana. Al Noi il focus accademico sarà triplice: computer science, ingegneria vera e propria (costruzioni e meccanica), elettronica.

«Siamo in dirittura d’arrivo», conferma il ceo del Noi Techpark, il direttore di dipartimento del presidente della Provincia, Ulrich Stofner. «I due progetti, facoltà di ingegneria e nuovi edifici di espansione, procedono in parallelo».

Ingegneria.

La nuova facoltà, precisa Stofner, sarà pronta per il nuovo anno accademico, in partenza ad ottobre. Già ad agosto inizierà il trasloco, che si protrarrà per qualche settimana, fino a settembre». L’attuale facoltà con dentro una parte ingegneristica, ricorda Stofner, si chiama tecnica e natura. «Era molto importante creare una nuova facoltà, con ciò di cui abbisogna il territorio. Con lungimiranza si è deciso che vi si insedieranno tre istituti. Il primo è la computer science, l’attuale informatica, che dall’autunno farà parte di ingegneria. Poi, come secondo polo, ci sarà l’attuale facoltà di ingegneria: costruzioni, meccanica. Il terzo istituto sarà incentrato sulla nuova tematica dell’elettronica. Messi insieme, i tre istituti formeranno la nuova facoltà di ingegneria con focus su automazione, robotica e intelligenza artificiale. Saranno questi i tre punti chiave». È ciò di cui aveva bisogno l’Alto Adige, «un territorio che in questi ambiti già oggi vanta numerose eccellenze».

Importanti i numeri, non solo il nuovo edificio. «Con il trasloco di ingegneria - sottolinea - qui arriveranno oltre 1.100 persone, tra cui 850 studenti. Se aggiungiamo alla componente universitaria le 1.200-1.300 persone del Noi Tech Park, si capisce quanto il nuovo polo sarà importante, la seconda fondamentale location dell’ateneo.

Altri due «cubi neri»

Passando agli edifici sul lato di via Gianni Brida, «noi - chiarisce Stofner - li chiamiamo D2 e D3. Il D1 era stato inaugurato nel 2019. Si tratta degli edifici di espansione dietro alla parte vecchia, architettonicamente razionalista, dove stanno gli incubatori». Al D1 seguono ora il D2 e il D3. «Il primo nuovo edificio sarà dedicato a food e nutrition, insomma l’alimentare. Ospiterà anche la mensa per gli studenti e un importante centro internazionale di fermentazione guidato dal professor Gobetti, nonché un laboratorio molto importante di Laimburg sulla tematica della carne. Presenti inoltre diverse aziende alimentari».

Il secondo nuovo edificio, invece, «sarà dedicato principalmente al green: tecnologie verdi. Ospiterà le aziende che girano attorno a questa tematica».

L’intenzione è di inaugurare entrambi gli edifici nel mese di giugno. «Il trasloco si fa adesso». Insomma, il D2 e il D3 saranno operativi per l’estate.

E così, al Noi Techpark, compresa la nuova facoltà di ingegneria, si passerà dalle attuali 1.200-1.300 persone a quasi 2.500.

Per i due nuovi edifici l’investimento è stato di circa 30 milioni. Sono previsti altri due moduli di espansione. Chiusa l’attuale fase, la 2, partirà la fase 3, l’ultima. «Prevede l’aggiunta di altri due edifici, D4 e D5. In questo momento stiamo discutendo per finalizzare i finanziamenti».

Un fatto importante: il nuovo assessore competente per il Noi Techpark, l’università e la ricerca, è Philipp Achammer, che sostituisce Arno Kompatscher. Un assessore per così dire dedicato. «In effetti è un po’ così - chiosa Stofner - l’assessore Achammer è entusiasta del progetto e ha intenzione di portarlo avanti». I due nuovi futuri edifici, «secondo i piani, ospiteranno le tematiche digitale e automazione. Nello stesso edificio, monotematico, saranno ospitate più eccellenze. Una organizzazione che potrà ispirare innovazione».

 













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