Il Paese in cui migrare? C’è un algoritmo
Bolzano. Ieri si è celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato e del Migrante. L’immigrazione è un fenomeno che non lascia indifferente nessuno: sia i protagonisti in prima persona che i cittadini...
Bolzano. Ieri si è celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato e del Migrante. L’immigrazione è un fenomeno che non lascia indifferente nessuno: sia i protagonisti in prima persona che i cittadini dei Paesi di destinazione. Le migrazioni internazionali sono uno dei temi che maggiormente hanno ricevuto l’attenzione dell’opinione pubblica negli ultimi anni. Al mondo, secondo il rapporto più recente dell’OIM, sono 272 milioni le persone che vivono in un Paese dove non sono nate. Persone che si sono spostate con la speranza di una nuova vita, una decisione che però non sempre necessariamente coincide con un effettivo miglioramento della loro esistenza. Come ridurre il rischio e ottimizzare la decisione sul luogo più adatto in cui stabilirsi? Un aiuto potrebbe venire da una ricerca sviluppata alla Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche da alcuni ricercatori, essi stessi con background migratorio. Un team composto dallo studente di laurea magistrale Ayoub El Majjodi, assieme ai ricercatori Nabil El Ioini e Mehdi Elahi, ha cercato di creare un modello predittivo in cui le preferenze e i limiti specifici delle persone intenzionate a migrare potessero essere sfruttati per consigliarle in merito a una decisione che può cambiare loro la vita in peggio o in meglio. In altre parole, i ricercatori hanno studiato un sistema che “cattura” i desideri degli utenti, impara le loro preferenze e crea in modo intelligente una classifica personalizzata dei paesi più adatti alle esigenze e alle competenze e possibilità di ogni utente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA