VAL PUSTERIA

Il parapendista morto sulle Dolomiti di Sesto è il campione di slackline Armin Holzer

Era assieme ad un amico quando ha perso il controllo della vela ed è finito contro le rocce



BOLZANO. E' il noto campione di slackline Armin Holzer, 28enne di Sesto Pusteria, il parapendista che si è schiantato venerdì 4 dicembre,  nella zona delle Tre Cime di Lavaredo.

Holzer era salito con un amico sulla Forcella dei Castrati, a 2.270 metri, per lanciarsi ciascuno con il proprio parapendio da competizione. Da una prima ricostruzione, il primo si è lanciato ed è atterrato senza problemi,Armin Holzer ha invece perso il controllo della vela poco dopo il decollo ed è finito sulle rocce.

Funamboli a passeggio tra le Torri del Vajolet

“Equilibristi” tra Delago, Stabeler e Winkler. Le Torri del Vajolet sono state teatro dell’ultima impresa dello slackline-rider pusterese Armin Holzer: lo stesso che, dopo la “passeggiata” sulle Tre Cime di Lavaredo (2011), a 24 anni (2012) ha conquistato il Guinnes per la più alta traversata al mondo su una fettuccia a 5.000 metri d’altezza sul Muztaghata (Cina). Con lui, sul Catinaccio, c’erano anche il californiano Braden Mayfield e Mattia Felicetti, 23 anni di Someda, maestro di sci, accompagnatore di territorio, membro del soccorso alpino di Moena nonché appassionato di slackline, sport (simile al funambolismo) con cui si esercita l’equilibrio camminando su una fettuccia piana di poliestere tesa tra due punti.

 

Il compagno è risalito, lo ha visto in un punto inavvicinabile e non ricevendo risposta ai richiami ha chiesto aiuto. Attorno alle 16 il 118 ha subito inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che, temendo con lo spostamento d'aria dei rotori di far sollevare la vela bloccata su uno sperone, ha sbarcato nelle vicinanze medico e due soccorritori della Stazione di Auronzo, mentre un'altra squadra di Auronzo assieme al Soccorso alpino di Dobbiaco e della Forestale, si avvicinava in jeep e poi a piedi.

Purtruppo per il giovane, Armin Holzer, 28 anni, di Sesto Pusteria, non c'è stato nulla da fare. Ancorata la vela, i soccorritori hanno imbarellato la salma e la hanno trasportata fino a valle per affidarla al carro funebre. Sul posto anche i vigili del fuoco di Dobbiaco che hanno fatto luce con una fotoelettrica.













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