BOLZANO

Il Pd cittadino: Repetto al secondo posto 

L’assemblea ha indicato l’assessore comunale per le provinciali. Bonvicini rinuncia alla testa di lista, voleva le primarie



BOLZANO. Incarico a Sandro Repetto, ma lui, per ora, non scioglie la riserva e si prende qualche giorno per meditare. L’assemblea cittadina del Pd ha indicato l’assessore comunale per il secondo posto in lista in vista delle provinciali del 21 ottobre. E Matteo Paolo Bonvicini? Sarà in lista, però non non al sesto posto (di competenza bolzanina) in cui l’avrebbe voluto Huber, ma in ordine alfabetico, dal settimo in giù.

Il motivo? Lo spiega lui stesso su facebook e in assemblea. «Ringrazio molto il segretario Pd, Alessandro Huber, per il lancio elettorale della mia candidatura. Lo ringrazio anche per la considerazione nei miei confronti. Ma ormai sapete come la penso: se la testa di lista Pd alle provinciali l’avessero decisa gli elettori con le primarie, avrei ritenuto un onore farne parte. Ma così, senza primarie, mi sembrerebbe solo un privilegio. E per coerenza non lo accetto», sottolinea il consigliere comunale.

«Correrò perciò in semplice ordine alfabetico, non voglio vantaggi né privilegi rispetto ad altri candidati. Voglio competere in queste elezioni con la stessa correttezza di una corsa in montagna: contando sulle sole forze mie e delle elettrici e degli elettori che credono nel rinnovamento», ancora Bonvicini.

Una sorpresa, per Huber. «Ringrazio Matteo, ma la sua scelta è anche un’opportunità per potere candidare una donna bolzanina al sesto posto», evidenzia Carlo Bassetti chiamato a presiedere l’assemblea di ieri pomeriggio. Così, per ora la testa di lista Pd vede Christian Tommasini al primo posto, Sandro Repetto al secondo e Renate Prader al terzo. Poi Merano deve scegliere il quarto, la Bassa Atesina il quinto e Bolzano il sesto, che potrebbe essere l’ex assessora comunale Maria Chiara Pasquali.

E Repetto? «Prima di tutto bisogna fare un risultato positivo a livello di partito, lavorare sui temi, come ad esempio la tematica della famiglia e degli asili nido», sottolinea il candidato in pectore alle provinciali. In fondo dice scherzando, ma neppure poi tanto, la candidatura alle provinciali «è un atto eroico». Forse pensa alle difficoltà del suo partito in questa fase politica. Dovesse essere eletto in ottobre, lascerebbe il posto in giunta, con qualche problema per il sindaco Caramaschi a trovare un sostituto.

E ieri in assemblea si è parlato anche degli ultimi risultati elettorali a livello nazionale con le amministrative di domenica scorsa. «C’è preoccupazione, ma proprio per questo dobbiamo proporre delle alternative vere, ad esempio per una società inclusiva, in Alto Adige più aperta ai diversi gruppi», chiude Bassetti. Una volta fatta la lista, sarà necessario cercare di mantenere il consenso. Nel 2013 il Pd ebbe 19.210 voti. Ne basterebbero circa 16 mila per mantenere due consiglieri e forse anche meno col gioco dei resti. Questo l’obiettivo del partito. (m.dal)













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