Bolzano

Il teatro è “off- limits”? Lo spettacolo della scuola si trasforma in un film 

"Inqui... Noè" è disponibile sul canale YouTube dell’Istituto comprensivo Bolzano 1


Paolo Gaiardelli


BOLZANO. L’arte è in grado di superare ogni limite e restrizione. Ce lo insegna l’Istituto comprensivo Bolzano 1, con sede in via Cassa Di Risparmio, che vista l’impossibilità di mettere in scena il consueto spettacolo di fine anno, per via delle normative legate alla pandemia, ha deciso di trasformarlo in un film. «Era l’unico modo per rendere visibile il nostro lavoro rispettando tutte le regole “anti-Covid” - spiega la docente Tiziana Dinora Sottovia, alla direzione artistica del progetto -. Quando abbiamo avuto la certezza di non poter esibirci in teatro, ho lanciato la proposta. Forse ho spiazzato un po’ di colleghi, ma la collaborazione è stata massima, sin da subito, e siamo riusciti a dare un palco ai nostri alunni, che alla fine è la cosa più importante».

Così la scuola riconosciuta polo per lo sviluppo dell’area musicale, danza e teatro si è messa letteralmente in moto, affidandosi per le riprese e il montaggio alla Crealight di Merano, trovando in Flora Sarrubbo e Michele Fiocchi le giuste guide per regia e sceneggiatura, e dando infine vita a “Inqui... Noè”, disponibile su YouTube, all’indirizzo https://www.youtube.com/user/icbz1. «Siamo certi di essere il primo Istituto a realizzare un’opera di questa portata in un anno tanto particolare. È stata un’esperienza intensa, alla quale non eravamo abituati, che ci ha regalato molto - continua Tiziana Dinora Sottovia -. Si tratta di un film musicale: abbiamo prima lavorato sui cori, registrando le varie tracce audio a piccoli gruppi, riproponendo poi il tutto durante le riprese, che si sono svolte principalmente nella palestra, ma anche in altre aree suggestive della nostra scuola di via Cassa di Risparmio. C’è chi canta, chi suona, chi ha preparato gli abiti di scena: insomma il coinvolgimento è stato totale».

Impegnati le bambine e i bambini della scuola primaria Dante Alighieri, quelli che frequentano i laboratori musicali alle scuole Chini e Rosmini, così come le alunne e gli alunni della scuola secondaria di I grado Ilaria Alpi, senza dimenticare tutte le persone al lavoro dietro alle telecamere. «Attorno al progetto c’è stato un entusiasmo indescrivibile - commenta la Dirigente Sabine Giunta -. Poteva sembrare un salto nel vuoto, ma le cose sono andate per il meglio. Alla fine le ragazze e i ragazzi erano davvero tutti esausti; quando però ho chiesto loro se rifarebbero questa cosa, la risposta è stata affermativa, senza alcuna esitazione. Davvero nessuno si è tirato indietro, gran parte del lavoro è stato svolto fuori dall’orario scolastico, la sera, il sabato, e ora speriamo che il risultato sia apprezzato». Il film musicale, nello specifico, racconta di un Noè contemporaneo, chiamato nuovamente a salvare gli animali ma anche gli uomini da un nemico chiamato inquinamento. «È un testo in chiave bolzanina -chiarisce Sabine Giunta - come successo due anni fa con “Inferno e Paradiso”, quando il filo conduttore era il bilinguismo. Questa volta la tematica è quella ambientale, ma non mancheranno i riferimenti con la realtà locale».

Ancor prima di conoscere la risposta del pubblico, l’esperimento è certamente riuscito e chissà che non possa trasformarsi in una costante per l’Istituto bolzanino. «Non dimentichiamoci che questa è stata una risposta ad una situazione eccezionale, legata alla pandemia, che speriamo di superare a breve - conclude la Dirigente scolastica -. Ciò non toglie, comunque, che ci sia un seguito: è ancora una po’ presto per parlarne, ma certamente il progetto ha lasciato un segno importante nei nostri alunni».













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