BOLZANO. «Girando la notte per le feste giovanili c'è da avere la pelle d'oca»: a parlare è il tenente colonnello Alessandro Coassin che la prossima settimana lascerà Bolzano, dove ha guidato per 4 anni il reparto operativo, per un alto incarico a Bruxelles all'ufficio stabilità e pace (minacce e sfide globali del Servizio per gli strumenti di politica estera ndr). Coassin, friulano di 45 anni (sposato con Francesca e con un figlio, Alessandro), ha comandato anche la compagnia di Ragusa, dove ha seguito in prima persona le indagini sulla morte del piccolo Loris Stival, di soli 8 anni, per il cui omicidio è stata condannata a 30 anni di reclusione la mamma Veronica Panarello.

Alcol e droga: come valuta la situazione fra i giovani altoatesini? Gli ultimi sequestri sono preoccupanti…

Siamo una provincia di transito: grossi quantitativi sequestrati a Brennero e Resia riguardano il traffico di droga e non spaccio e consumo. Certo girando la notte per feste giovanili c'è da riflettere. Non invidio per nulla i netturbini che il giorno dopo raccolgono i vetri. Ma l'abuso di sostanze è un argomento tabù. Noi andiamo nelle scuole a parlarne ma non sono così convinto che tutti i genitori a casa ne parlino coi figli. E poi alcol e droga costano. Un maggiorenne con reddito fa quel che vuole, ma madri e/o padri hanno contezza delle "paghette" che danno ai figli e come questi spendano?

La zona della stazione di Bolzano è da anni un luogo di spaccio e microcriminalità. C'è una strada per arginare il fenomeno?

Gli spacciatori di droga si posizionano dove è facile raggiungerli, come le stazioni di servizio lungo le strade. Tante volte abbiamo visto acquirenti arrivare in treno. A ciò però non dobbiamo sottrarre un elemento importantissimo, fondamentale direi: se c'è offerta significa che c'è la domanda. Le persone si drogano, è un dato di fatto. Iniziamo ad ammetterlo, potrebbe essere un primo passo verso la soluzione. La responsabilità del degrado è del poveraccio che spaccia per campare o del benestante che sniffa coca per sballarsi? Dovremmo iniziare a risalire all'origine del problema.

Quali sono le operazioni più importanti che ha condotto alla guida del reparto operativo?

Questo Reparto nel quadriennio si è particolarmente distinto in tutti i reati contro la persona. Nessun assassino è rimasto senza nome. Il caso più importante è stato il duplice omicidio Neumair. Ma se vogliamo misurare l'importanza economica, son state condotte indagini che hanno portato a processo bande di ladri di abitazioni e di sportelli bancomat con sequestri di valore.

Qual è l'indagine che le è costata più impegno?

Se intende impegno personale, le dico le indagini sui carabinieri. Mi causa sofferenza pensare che una persona che dovrebbe essere esempio di onestà e rettitudine intaschi anche un solo euro non dovuto. Per fortuna sono stati quattro anni nel complesso abbastanza fortunati. Se intende impegno di risorse, non posso rispondere.

In questa terra c'è un tasso di incidenti sul lavoro con conseguenze mortali superiore alla media. Quali sono le cause a suo avviso?

Credo che dati statistici e realtà dei fatti vadano in direzioni opposte. Eurostat ci mostra che in Italia sul lavoro ci si ferisce meno che in Germania e in Austria (oltre a molti altri Stati) e al contempo si muore di più. Morti e feriti non dovrebbero andare in proporzione? Venendo all'Italia vale lo stesso discorso.

In che senso?

Inail ci dice che i lavoratori in Alto Adige si feriscono di più, molto di più che, ad esempio, in Campania (ultima per infortuni). Sono più bravi gli operai campani o in Campania si lavora più in nero e si va meno al pronto soccorso? Purtroppo nella nostra provincia è più diffusa che altrove una professione molto pericolosa: quella dei taglialegna. La conformazione dei terreni boschivi rende talvolta gli incidenti imprevedibili.

Il bilinguismo rappresenta ancora un problema per l'Arma o i nuovi concorsi hanno contribuito a risolverlo?

Il bilinguismo è un problema - credo - per tutti gli uffici delle amministrazioni statali, ma anche per altri servizi al cittadino. Grazie al recente bando di concorso dedicato, la situazione sta migliorando ma ci vorrà tempo per arrivare a un livello virtuoso. Vero è anche che il nostro servizio è sacrificio e quasi tutti i lavori sono meglio pagati.

Cosa serve per fare il carabiniere?

Se non hai motivazione, altruismo, spirito di adattamento, non ti arruoli. Nell'ottobre 1997, appena giunti in Accademia, un nostro comandante ci disse che se fossimo stati lì per la paga saremmo potuti anche andare a casa perché i sacrifici che avremmo affrontato sarebbero stati superiori allo stipendio.

Restiamo, quanto a reati, un'isola felice rispetto ad altre regioni italiane?

Sì, le statistiche dell'attività delle forze dell'ordine sono chiare su questo. La sicurezza percepita invece è un'altra faccenda. L'attenzione a ogni singolo reato è molto più alta rispetto a territori dove ho prestato servizio.

Cosa porta nella sua valigia dell'esperienza altoatesina?

Tanti ricordi bellissimi.

La provincia di Bolzano era come se l'aspettava?

Sono nato e cresciuto in provincia di Pordenone, sempre tra le prime in Italia per qualità della vita: difficile soddisfare le mie aspettative. Qui però si vive benissimo. Se uno ha del tempo libero ha l'imbarazzo della scelta per svagarsi. Sciare, passeggiare, mangiare e bere, musica sinfonica di livello straordinario.