Il Trevi compra la banca e si allarga

Chiusa la filiale di Btb di via Marconi, la struttura culturale raddoppia gli spazi e potenzia il centro linguistico


di Francesca Gonzato


BOLZANO. I libri al posto della banca. Ha chiuso da alcune settimane la filiale di via Marconi della «Banca di Trento e Bolzano». I locali sono stati acquistati dalla Provincia, che li ha destinati all’ampliamento del Centro culturale Trevi, con ingresso su via Cappuccini.

I lavori di sistemazione, già iniziati, termineranno a fine gennaio. Il Trevi, oltre a un cospicuo aumento di superficie, acquisterà anche visibilità, con lo spazio a vetrata al piano terra, che verrà allestito nei locali dell’ex filiale. Quest’area sarà dedicata all’ampliamento e valorizzazione del centro multilingue, ospitato dal Trevi, insieme al centro audiovisivi e alle sale utilizzate per mostre ed eventi, sia della ripartizione Cultura italiana che delle associazioni.

«Con questa operazione il Trevi diventerà di fatto la Casa della cultura italiana», sottolinea l’assessore provinciale Christian Tommasini. È uno spazio assai amato dai bolzanini, che lo frequentano con numeri crescenti. Siamo arrivati a 60 mila visitatori». Da tempo Tommasini aveva proposto in giunta l’ampliamento del Centro Trevi. Nei mesi scorsi l’operazione è andata a buon fine con l’acquisto dei locali al piano terra e l’inizio dei lavori. Perché l’ampliamento? «Funziona molto bene il servizio di consulenza per le certificazioni linguistiche al Centro multilingue, con biblioteca e postazioni multimediali. Potremmo quasi parlare di un boom. L’inaugurazione degli sportelli al piano terra, con accesso diretto e vetrata, connoteranno meglio questo polo culturale, idealmente collegato al teatro e al Museion», risponde Tommasini.

La riorganizzazione del Trevi punta inoltre sull’attività di propedeutica all’arte. «Nel 2016 verrà organizzata una mostra sul tema tempo e denaro che avrà prestiti di opere molto interessanti».

Al piano terra verranno allestite due nuove postazioni di lavoro e si ricaveranno due ulteriori sale per eventi. «Oltre alle attività della ripartizione, le sale sono a disposizione delle associazioni per conferenze e iniziative varie, che meritino di una cornice di un certo prestigio. Dopo i lavori questo concetto di casa della cultura sarà ancora meglio definito». Continua a funzionare bene anche il Centro audiovisivi, con la collezione di film e documentari per il prestito e le rassegne di cinema. «Non è scontato che una struttura di questo tipo continui ad essere molto ben frequentata, nonostante le innovazioni tecnologiche a disposizioni delle famiglie. Invece anche in questo caso i numeri sono in crescita», sottolinea Tommasini.

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