IL CONVEGNO

In Alto Adige più suicidi che morti sulle strade

In Alto Adige i suicidi uccidono più degli incidenti stradali: è il dato emerso al convegno “Depressione - demenza”



BOLZANO. In Alto Adige i suicidi uccidono più degli incidenti stradali. Lo ha detto Ivano Simioni - psichiatra all’ospedale di Brunico - al convegno “Depressione - demenza” che si è tenuto all’”Eos” in via Rencio a cui hanno partecipato le associazioni Asaa, Ariadne e Cedocs e che ha visto anche l’intervento di Laura Turati.

«In Alto Adige circa 20.000 - 25.000 persone soffrono di depressione. Circa il 40% dei suicidi ha come causa un disturbo dell'umore (depressione, disturbo bipolare) e i dati del 2014 ci dicono che in Alto Adige in un anno ci sono stati 52 suicidi e 46 persone che hanno perso la vita in incidenti stradali.

Ci preoccupiamo tanto ogni volta che un nostro caro sale in macchina per affrontare un viaggio, dovremo saper essere più vicini a chi affronta il difficile viaggio della vita».

Il medico ha ricordato come solo la metà delle persone depresse vada dal medico, solo la metà di queste riceva la diagnosi giusta e ad un’altra metá venga poi prescritta la terapia adeguata.

«Non è facile poi riconoscere a prima vista se si tratti di demenza o di depressione o di entrambi. La depressione e la demenza - infatti - si influenzano a vicenda: depressioni silenti e non curate rischiano di aumentare il rischio di demenza e, viceversa, i disturbi depressivi aumentano in persone con demenza. Si possono però individuare i segnali precoci che consentono di organizzare per tempo le misure per affrontare al meglio l’evolversi dei disturbo, ma bisogna andare dal medico e farsi aiutare. O bisogna che il famigliare che più prossimo porti la persone sofferente dal medico. Ricordate che la depressione è sempre curabile ma bisogna e farsi aiutare».













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