In auto con moglie, figlio e ben 26 chili di cocaina 

Il corriere italiano arrestato al termine di un inseguimento in Autobrennero Per scoprire la droga nascosta sono serviti l’unità cinofila e un meccanico



VIPITENO. Un altro terribile colpo è stato inferto dalle forze dell’ordine al traffico degli stupefacenti. Dopo la Polizia di Stato, che qualche giorno in autostrada fa aveva intercettato un corriere proveniente dalla Germania con 67 chili di hashish, ora arriva la clamorosa operazione della Guardia di Finanza che, sempre sull’Autobrennero, ha bloccato una tranquilla famigliola italiana che viaggiava su una vettura al cui interno erano stati nascosti 26 chili di cocaina. Nascosti talmente bene che la vettura ha dovuto essere esaminata da un meccanico. Autori dell’operazione i finanzieri del Nucleo Mobile della Tenenza di Vipiteno, che erano impegnati in un servizio finalizzato al controllo economico del territorio alla barriera autostradale dell’A22, nei giorni scorsi hanno fermato e controllato una Citroen DS5 con targa tedesca, condotta dal proprietario, un italiano di 43 anni – F.S. le iniziali – residente fuori provincia, che era accompagnato dalla moglie e del figlio. Degli insospettabili, se non fosse che il guidatore non ha fatto nulla per passare inosservato dato che non s’è fermato all’alt dei militari. Ne è seguito un inseguimento fino all’area di servizio Trens Ovest, dove la vettura è stata bloccata. Sin dalle prime fasi del controllo, il conducente mostrava evidenti segni di nervosismo, che hanno convinto gli uomini delle fiamme giallea compiere ulteriori approfondimenti, svolti nella sede della Compagnia della Guardia di Finanza di Bressanone.

Prima veniva compiuta un’ispezione dell’autovettura e dei bagagli personali di tutti gli occupanti il veicolo, anche con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga del Gruppo della Guardia di Finanza di Bolzano, composta dal conduttore e dal cane “Escort”, il cui fiuto sopraffino lo portava a mostrare da subito un grande interesse per la vettura.

A quel punto, i finanzieri hanno deciso di sottoporre l’auto ad un’approfondita ispezione tecnica, trasportandola in un’officina meccanica della zona. E l’artigiano ha dato il contributo risolutivo per scoprire, nascosti con indiscutibile arte e bravura all’interno dei longheroni dell’autovettura, ben 22 panetti per un peso complessivo di 26 chili di cocaina, che sul mercato avrebbero potuto fruttare oltre un milione di euro. Il cittadino italiano è stato ovviamente arrestato e si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione, spiegano i vertici delle Fiamme Gialle, s’inquadra nel più ampio contesto dei servizi operativi organizzati nell’ambito del dispositivo permanente di controllo economico del territorio, coordinato dal Comando Provinciale di Bolzano. Si tratta di un sistema integrato di vigilanza su strada finalizzato al contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti che possono interessare le rotabili della provincia, dal traffico di stupefacenti al contrabbando, dalle violazioni in materia di contraffazione a quelle valutarie.

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