In mostra la storia culturale dell’igiene

L’affascinante viaggio dentro le trasformazioni epocali che hanno accompagnato la cura del corpo


di Luigi Bortoli


“Pulita, bella, pura – Il fascino ambiguo”: così s’intitola la nuova mostra temporanea che il Museo delle donne di Merano ha appena inaugurato. L’esposizione narra la storia dell’igiene personale con particolare attenzione al periodo dal XIX secolo ad oggi.

La mostra fa parte del progetto espositivo “Hygieia – Storia culturale dell’igiene”, ed è uno degli eventi dell’“Anno dell’oggetto museale 2013” ideato dalla Ripartizione Musei della Provincia. Come si è evoluta la cura igienica del corpo a partire dal tardo Medioevo? E perché, da questo punto di vista, è così importante il periodo che va dal XIX secolo ad oggi?

Domande cui intende rispondere la mostra temporanea. L’esposizione è curata da Hannelore Schettler e dalla co-curatrice Beatrix Dalsass. Ad integrare l’esposizione, anche la presenza di tre artisti. Magdalena Bolego offre una riflessione sul consumo di materiale igienico e di bellezza. Un mercato folle, se pensiamo, che più dell’ 80% dei prodotti igienici viene venduto nel nord del mondo ed è un motore assai importante nell’economia moderna. Sally Viganó di Bologna presenta creazioni di speciali saponi e specchi che rappresentano l’atto della cura di sé, del proprio corpo.

Dominio esclusivo del soggetto, che viene moltiplicato all’infinito da immagini che dell’eternità hanno solo la sembianza. Che costringono il proprio essere femminile al confronto- scontro con lo sguardo degli altri. I simulacri riflessi dagli specchi rivelano la fragilità e l'ossessione legate alla ricerca di un canone di bellezza e purezza che sfugge alla realtà del “corpo proprio”. L’artista Moriz Oberberger, ha creato un’ installazione con materiale di bellezza e igiene. Ha scritto tutti i nomi dei prodotti su una parete, mettendo quindi in fila i prodotti stessi. Nelle intenzioni dell’artista l’invito a cogliere l’assurdità del culto della bellezza. La mostra sarà visitabile fino al 28 settembre e prevede anche un ciclo di conferenze.

"Pulita, bella, pura – Il fascino ambiguo” è parte del più ampio progetto "Hygieia - Storia culturale dell'igiene", che comprende altre due esposizioni: "Vicini troppo vicini. Ratto pulce pidocchio" del Museo civico di Chiusa, dedicata alla storia dell'igiene civica e ai suoi tradizionali nemici, e "Mani pulite" del Museo della farmacia di Bressanone, sugli aspetti medico-farmaceutici dell'igiene.

Tornando alla mostra meranese, essa parte dal presupposto che la storia dell’igiene del corpo rappresenti uno specchio del processo di civilizzazione che modifica costantemente la percezione del corpo dell’essere umano conducendo così all’odierno concetto di igiene. Oggi l’igiene è riconosciuta come branca scientifica della medicina, come “Disciplina della prevenzione delle malattie e del mantenimento, promozione e consolidamento della salute”.

Un tema più che mai attuale e soggetto a ripensamenti, ad innovazioni e a cambiamenti delle norme che lo regolano. Un fenomeno sociale che comprende tutte le sfere private e pubbliche. L’esposizione dopo aver tracciato un percorso storico sull’igiene, si sofferma sui passaggi più significativi dell’evoluzione riguardante l’igiene e la cura del corpo. Particolare attenzione al XIX secolo, il periodo aureo dell’igiene ancorché riservato ad un’elite, per passare poi al ruolo della scuola (con la figura del medico scolastico) nel secolo successivo. E attraverso la scuola il coinvolgimento di tutti gli strati sociali sensibilizzati all’utilizzo di regole igeniche.

Altri temi affrontati dall’esposizione riguardano “il bagno termale” ieri e oggi. L’igiene intima della donna, sempre con un confronto tra ieri e oggi. A tale proposito una parte espositiva non poteva non riguardare Merano, città di cura per antonomasia. E qui è doveroso un cenno al ruolo termale della città del Passirio. Mentre, nel 1907 gli ospiti nella Kurmittelhaus (Istituto fisioterapico) potevano trovare una piscina coperta, vasche di lusso, bagni pubblici, docce, un bagno turco e trattamenti innovativi come idromassaggi e fanghi, la struttura termale attuale inaugurata nel 2005 rispecchia invece il rapido cambiamento dei tempi e l’enorme divario esistente tra l’aureo passato e l’hi-tech di oggi. E qui l’igiene diventa anche wellness.













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