In Piazza Erbe tornano i contadini

Un maso prende un banco: «Speck con i nostri maiali, altro che quelli olandesi»



BOLZANO. «Frisch vom Bauernhof», prodotti freschi dal maso: speck, salumi, uova, patate e cesti di primizie.

In Piazza Erbe dopo mesi di polemiche per l’apertura di banchi gestiti da immigrati tornano gli altoatesini con un bancarella - aperta da pochi giorni e inaugurata nel tardo pomeriggio di ieri - che offre specialità della montagna “dal produttore al consumatore”.

Insomma “Salviamo piazza delle Erbe”, l'appello lanciato dall'ala economica della Svp che fa capo al circondario di Bolzano ha dato il suo primo frutti. Come è noto da tempo la piazza versa in una crisi d'identità. Assediata dai tavolini dei bar, deve fare i conti con l'abbandono di commercianti storici e l'arrivo di una nuova generazione di ambulanti stranieri. «Da secoli - dicono gli imprenditori - la piazza è un punto di riferimento e di passaggio per tutta la città. E merita il massimo dell'attenzione e della dignità». La Svp era così tornata ultimamente a parlare della proposta del vicesindaco Klaus Ladinser di dedicare i banchi della piazza ai prodotti tipici dell'Alto Adige per riaccendere il mercato dei contadini, come era una volta. Per gli imprenditori un'idea da sostenere che sta dando i primi frutti. Di fronte alla fontana del Nettuno, stretta tra due banchi di stranieri che sorridono gentili ed espongono in bella vista i loro prodotti, ha aperto il suo stand Gothart Pixner, proprietario a Collepietra del maso “Innerplatzer”. Ha portato poche cose ma buone e la risposta dei clienti non si è fatta aspettare. «Per fortuna - spiega - le cose vanno di giorno in giorno meglio». Possibile acquistare patate doc, cavoli, uova (6 al prezzo di 2.50 euro) e speck. «Tutto rigorosamente fatto in casa. Ho 450 galline e 170 maialini...». Allora lei è uno dei pochi contadini sudtirolesi che può davvero vantare lo speck nostrano, senza importazione di carne suina dall’Olanda... «Assolutamente sì. Se esistono dei maiali felici, allora vivono sicuramente all’Innerplatzerhof!». Siamo certissimi che vivano bene... finchè campano.

«Per accendere il fuoco ed affumicare la carne al meglio utilizzo dei rametti di ginepro. Se avete tempo venite a Collepietra che vi mostro la “stanza dei tesori” dove lo speck resta appeso nel fumo per ben tre settimane prima di essere sottoposto ad asciugatura». Lei crede che il banco possa riscuotere il favore dei consumatori? «Credo di sì. Da anni vendo i miei prodotti al mercato del contadino con successo, credo che i clienti mi seguiranno».

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