I dati 2020

Incidenti e patenti ritirate: numeri in calo per il Covid 

Con i lockdown diminuiscono anche le persone ferite e decedute sulle strade In totale i sinistri sono stati 1.239: il 39,5% sulle statali dove l’indice di mortalità è il più alto



BOLZANO. Tra le poche cose positive che possono essere almeno in parte collegate alla pandemia e al lockdown c’è il drastico cale degli incidenti stradali. A rivelarlo è l’istituto provinciale di statistica (Astat) che, nelle scorse ore, ha fornito i dati relativi agli incidenti stradali, ai morti, ai feriti e ai ritiri di patenti in Alto Adige, nel corso dello sciagurato 2020. Come ha sottolineato recentemente anche il comandante della Polizia Municipale di Bolzano, Sergio Ronchetti, però, il “dopo pandemia” non promette nulla di buono con dati relativi agli incidenti che, riferiti ai primi sei mesi del 20121, sono già in netta risalita.

Numeri in calo

Sono stati registrati 1.239 incidenti stradali con feriti o morti, in media 3,4 incidenti al giorno. Rispetto all’anno precedente risultano 455 incidenti in meno (-26,9%), un calo riconducibile almeno in parte alla forte diminuzione del traffico nei mesi di lockdown. Sono morte 31 persone (nel 2019 se n’erano registrate 46) e 1.637 sono rimaste ferite (2.209 nel 2019).

Più pericolose le statali

Sempre l’anno scorso, sulle strade urbane si sono verificati 641 incidenti (51,7% del totale) che hanno causato 754 feriti (46,1%) e 2 morti (6,5%). Sulle strade urbane gli incidenti sono meno gravi (indice di mortalità dello 0,3%), anche perché generalmente la velocità media dei veicoli è più bassa (30-50 km/h).

Meno numerosi sono gli incidenti sulle strade comunali extraurbane (58) e sull’autostrada (50); questo anche perché la relativa rete stradale è molto più limitata. L’indice di mortalità per queste strade comunali è del 3,4% e per l’autostrada del 2,0%. Il numero di feriti ammonta a 64 sulle strade comunali e a 85 in autostrada. Sulle comunali i morti sono stati due, uno in autostrada. L’indice di mortalità medio sulle strade altoatesine è risultato pari a 2,5 morti per 100 incidenti e quindi leggermente inferiore all’anno precedente (2,7%).

Pedoni e ciclisti

Nel 2020 sono rimasti coinvolti in incidenti 142 pedoni, di cui 137 feriti e 5 morti. Il 39,4% dei pedoni infortunati riguarda anziani con 65 anni o più ed il 12,7% ragazzi di meno di 18 anni. Con la bicicletta si sono infortunate 267 persone, tra queste un morto. Motocicli o ciclomotori, invece, hanno fatto registrare 343 infortunati, di questi 10 sono morti. Gli infortunati in auto sono stati pari a 800, di cui 12 sono deceduti. A partire dal 2000 il numero di infortunati in auto è diminuito in modo significativo.

Tra i motociclisti non si osserva un trend ben preciso, ad eccezione del valore basso del 2020 anch’esso forse legato alla pandemia. Tra i pedoni e ancora di più tra i ciclisti si nota un aumento degli infortunati dall’inizio del millennio, ma anche questo valore nel 2020 è risultato inferiore. A causa del lockdown, nel 2020, il numero di infortunati è in generale diminuito rispetto all’anno precedente: gli infortunati in autovettura sono diminuiti del 24,7%, in motociclo/ciclomotore del 31,9% e tra i pedoni del 33,3%.

Patenti ritirate

518 sono state le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, meno della metà rispetto al 2008, quando se ne registravano 1.160. Dal 2008 sono stati inaspriti gli articoli 186 e 187 del codice della strada, con la disposizione del sequestro dei veicoli per alcuni tipi di violazione. In aggiunta a quanto già previsto, con la legge 29 luglio 2010 n. 120 “disposizioni in materia di sicurezza stradale”, sono state introdotte nuove sanzioni per la guida con tasso alcolemico superiore a 0,0 g/l per alcune categorie di conducenti (quelli al di sotto di 21 anni e nei primi tre anni dal conseguimento della patente, conducenti che esercitano professionalmente l’attività di trasporto persone o cose, conducenti di autoveicoli di massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate).

Dal 2008 il numero di patenti ritirate è tendenzialmente in calo; questo trend al ribasso è stato interrotto nel 2016 e successivamente nel 2019, quando tale cifra era temporaneamente aumentata a 666 e 609. Il tasso alcolemico medio, relativo ai test effettuati dagli organi di polizia sui guidatori a cui è stata ritirata la patente, nel 2020 è stato pari all’1,4 per mille. Sul totale delle patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, ben 466 (90,0%) erano di uomini e solo 52 (10,0%) di donne. Ritirate anche 36 patenti per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti: 32 appartenevano a uomini e 4 a donne. Nella maggior parte dei casi si trattava di cannabinoidi e cocaina.













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