L'INTERVISTA Renzo caramaschi IL PRIMO CITTADINO 

Incubo torre per il sindaco «Basta, chiedete a Baur...» 

Il nodo Enac. Caramaschi innervosito dal tira e molla sull’installazione panoramica «Sono reduce da un’operazione e mi dovevo occupare dell’A22. È competenza del vicesindaco»



Bolzano. «Ma la torre panoramica si fa oppure salta tutto, come con la ruota che poi è finita a Trento?». Per il sindaco Renzo Caramaschi ruote e giostre panoramiche stanno diventando un incubo.

Lui - che tra una riunione, una cerimonia, una commissione, dopo l’intervento all’anca, si ritaglia a fatica un’ora di tempo al giorno per andare a fare fisioterapia, nella speranza di lasciare il prima possibile le stampelle - è assillato dalle domande dei giornalisti sulla torre panoramica.

L’installazione in piazza Muncipio dell’attrazione, alta 80 metri, era stata programmata per sabato 27 aprile. Poi, a partire dal primo maggio e fino a metà giugno, bolzanini e turisti avrebbero potuto salire in cima, per godersi il panorama, bere un caffé o guardare il tramonto, sorseggiando un drink. Operazione a costo zero per l’amministrazione; ticket di 10 euro per andare in cima.

Tutti d’accordo in giunta tranne l’assessora Maria Laura Lorenzini, contraria alla torre, e Angelo Gennaccaro, contrario all’ubicazione in piazza Municipio.

Doveva essere la “risposta” bolzanina a Trento che, a dicembre, aveva battuto sul tempo il capoluogo altoatesino, montando in piazza Dante la grande ruota. Era stato un successone: c’era la coda per salire sull’attrazione. Tanto che i commercianti e gli operatori turistici avrebbero voluto che rimanesse più a lungo del previsto.

A Bolzano la ruota panoramica non era stata installata, perché secondo i tecnici comunali, in piazza Stazione, il terreno non dava sufficienti garanzie di tenuta. Anche in quel caso c’era stato un lungo tira e molla.

Dispiaciuto sindaco di questo probabile nuovo flop?

«Sopravviveremo anche senza la torre. Siamo sopravvissuti alla “perdita” della giostra».

Ma com’è possibile che a pochi giorni dall’avvio dei lavori per l’ installazione, si scopra che non hanno ancora chiesto l’autorizzazione all’Enac?

«Sono stato in ospedale per l’operazione all’anca, non posso occuparmi di tutto. La priorità in questi giorni era l’A22. Ha seguito la pratica il vicesindaco Baur assieme ai suoi uffici. Bisogna rivolgersi a lui».

Lei però ci teneva tanto.

«Lo ammetto: mi sarebbe piaciuto portare qualcosa di nuovo» .

Forse c’è stato qualche errore nella comunicazione.

«Nessun errore da parte nostra: la ditta germanica ha sottovalutato la complessità e la lentezza della burocrazia italiana. Da quanto ci risulta, non hanno ancora presentato la domanda all’Enac. Con l’autorizzazione dell’Ente nazionale aviazione civile devono andare in Provincia e poi da noi. Questa è la trafila. Erano stati avvisati».

Ce la faranno?

«Non lo so. So solo che quella di Bolzano doveva essere la prima tappa di un “giro” in diverse città italiane. Qui doveva restare dal primo maggio al 15 giugno».

E poi?

«Dovevano andare a Peschiera. So che avevano intenzione per il “debutto” bolzanino di invitare sindaci di diverse città. Vedremo. Ci sono ancora quindici giorni».















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