Investita sullo scooter: il pirata si vergogni

BOLZANO. Poteva andare molto peggio eppure l’amarezza è tanta. Si chiama Elena Tommasatti la giovane ragazza che l’altro giorno è stata investita in motorino in via Musy poco dopo il sottopasso all’in...



BOLZANO. Poteva andare molto peggio eppure l’amarezza è tanta. Si chiama Elena Tommasatti la giovane ragazza che l’altro giorno è stata investita in motorino in via Musy poco dopo il sottopasso all’intersezione con via Maso della Pieve. Uno spavento che ha portato la giovane a sfogarsi su Facebook per una vicenda con un sottofondo sinistro. “E’ una vergogna - scrive - scappare dopo aver investito una persona”.

Dell’incidente Elena ricorda bene la dinamica, ma non la macchina. “So che per evitare un cartello e volermi superare a tutti i costi l’automobilista mi ha centrato facendomi scivolare per almeno venti metri sull’asfalto. In quel punto, però, non avrebbe dovuto nè potuto effettuare quella manovra. Ricordo, comunque, solo il colore bianco dell’auto, sicuramente più grande di una Fiesta. Non sono, però, una grande esperta di motori”. Le ferite rilevate al pronto soccorso, comunque, corrispondono perfettamente alla dinamica: la ragazza presenta escoriazioni su gomito, fianco e ginocchio sinistro. Ieri, poi, ha avvertito un fastidio al collo possibile conseguenza dell’impatto traumatico. Niente, comunque, di irrecuperabile.

Sulle tracce dell’auto bianca, in ogni caso, si muove da ore la polizia municipale che sta scandagliando con attenzione tutte le immagini delle videeocamere per la viabilità sparse per la città. La sensazione è che non manchi molto per individuare il responsabile dell’incidente. (a.c.)













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