Bolzano

L’Ospedale vuole la ciclabile: dai contadini sette ricorsi 

Barricate sulla pista alternativa a via della Vigna che creerebbe un’alternativa al cancello sbarrato. I sanitari chiedono il collegamento strategico, il Bauernbund si oppone e confida nel sostegno dei due assessori Svp


Paolo Campostrini


BOLZANO. Vertice al San Maurizio tra l’ospedale e il Comune. Argomento: le ciclabili. Vale a dire quella rete di intersezioni che renderà più praticabile la connessione tra il quadrante di via Vittorio Veneto con quello di via Druso. E inoltre molto più semplice anche la vita di chi lavora nei reparti o deve farvi visita.

Il focus è la pista progettata per aggirare via della Vigna e creare un’alternativa al cancello sbarrato. «Il risultato dell’incontro? Che in ospedale non aspettano altro – rivela l’assessore Fattor, presente al vertice – che la nuova ciclabile sia conclusa. La ritengono strategica».

Ma ci sono due altre notizie che corredano questa prima: sono stati presentati sette ricorsi di altrettanti confinanti, tutti contadini, che promettono di fare le barricate contro la pista. E poi una questione politica che riguarda invece la tenuta della giunta su questo tema. Che ricorsi e tenuta degli equilibri in Comune siano correlati è presto detto. Gli oppositori sono molto vicini al Bauernbund e questo nucleo spera ardentemente che la sensibilità dei due assessori Svp sulla questione, Luis Walcher e Johanna Ramoser, vada al di là di una semplice dichiarazione di vicinanza ideale.

«A proposito dei ricorsi non sono certo sorpreso – commenta Fattor – perché ogniqualvolta si prospettano espropri di terreno, anche se molto parziali come in questo caso, i proprietari alzano le barricate. Magari anche solo per alzare la posta sulla quantificazione del danno. Ma spero che la conflittualità si fermi qui».

E qui si ferma l’assessore. Il quale, anche senza dirlo, sottintende un tema meno giudiziario e molto più politico. Non è improbabile infatti che lo stesso percorso della nuova pista, molto più larga (7 metri) delle consorelle e che programma anche la creazione di un piccolo parco verde che scorra al suo fianco, possa essere posto all’attenzione della giunta in una sua prossima seduta. E che dunque le istanze dei contadini della zona di San Maurizio, già al centro di un torrido scontro a proposito della chiusura-apertura del cancello posto a difesa delle loro proprietà private interpoderali, tornino a surriscaldare anche una possibile discussione in merito tra Svp e Pd, partito a cui appartiene Fattor che è pure l’estensore del progetto.

La cartina di tornasole sarà naturalmente la gestione dei ricorsi. Se la giunta deciderà di resistervi, dunque opponendo alle richieste dei proprietari il valore collettivo e dunque sociale del progetto, vorrà dire che anche la Svp sarà allineata all’idea primigenia, tra l’altro condivisa anche dal sindaco. Se invece la resistenza non verrà rivendicata ed anzi emergeranno proposte su eventuali cambiamenti di percorso della pista, vorrà dire che le pressioni saranno arrivate a destinazione. Questa è la sensazione che si sta facendo strada all’assessorato alla viabilità.

Dunque, da una parte l’ospedale vuole la pista, dall’altra il Bauernbund no.

In mezzo, per ora, c’è Caramaschi. Il quale dovrà trovare una mediazione anche dentro il suo governo.













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