L’Upad rinuncia a Firmian e si allarga in viale Trieste

Trovato l’accordo con il Comune per la permuta dell’area assegnata a Don Bosco Assieme alla parrocchia Sacra Famiglia si aprirà un centro dedicato ai giovani


di Davide Pasquali


BOLZANO. L’Upad rinuncia definitivamente al terreno assegnatole oltre un decennio fa a Firmian per costruirvi la sua seconda sede cittadina, lo riconsegna al Comune e riceve in cambio il diritto di superficie trentennale del cortile interno di viale Trieste fra la sede attuale dell’Università delle Alpi Dolomitiche e la parrocchia della Sacra Famiglia. Le due istituzioni, con un progetto comune curato dall’architetto Paolo Berlanda, intendono nei prossimi anni avviare un impegno comune per la risistemazione dell’intera area, che prevede la realizzazione di un centro dedicato in particolare modo ai giovani.

Il vice commissario vicario del Comune, Francesca De Carlini, nei giorni scorsi ha firmato la delibera per avviare l’iter di stipula del contratto di permuta dei diritti di superficie tra Firmian e viale Trieste. A Firmian, ancora era sindaco Giovanni Salghetti Drioli, il Comune aveva deciso di assegnare all’Upad un terreno posto tra l’attuale chiesa di Madre Teresa e il centro anziani attualmente in corso di costruzione sul fronte di via Resia. Erano altri tempi, le risorse non mancavano, si intendeva aprire una succursale Upad nei nuovi rioni. Poi è passato il tempo, lungaggini burocratiche, è arrivata la crisi. Insomma, non c’erano più i soldi necessari per costruire un nuovo edificio. Ma da quando lo si è capito, sono poi passati otto anni, durante i quali la giunta Spagnolli non è riuscita a risolvere la questione. Ora, la cosa si è sbloccata, nonostante l’iter del piano di attuazione della zona non sia ancora stato approvato. Il terreno è la particella fondiaria 3189 del comune catastale di Gries, di 1.050 metri quadri di superficie. Vi si potrà realizzare una volumetria al massimo di duemila metri cubi. Sul terreno era prevista dal Comune la realizzazione di una scuola materna, alla cui costruzione si è ora rinunciato. Per permettere la stipula del contratto di permuta, la particella fondiaria è stata trasferita dai beni patrimoniali indisponibili ai beni patrimoniali disponibili dell’amministrazione comunale. Estremamente soddisfatto l’anima dell’Upad, Gaetano Gambara, 88 anni, e ancora un entusiasmo incontenibile: «Vogliamo sviluppare altre attività: laboratori per la terza età, sale da ballo, sala congressi, aule. Amplieremo lo spazio famiglia per bimbi da 0 a 3 anni, da 3 a 6, da 6 a 12. Con la parrocchia realizzeremo un centro per i ragazzi, un punto di riferimento umano e sociale». Quanto al terreno di Firmian tornato al Comune, dopo l’ipotesi di trasferirvi l’anagrafe oggi in via Vintola, il municipio non ha poi mai deciso in concreto cosa realizzarvi.













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